Maria Chiara Giannetta, la prima esperienza da regista è un ritorno alle origini: "Aprite le porte e accogliete le produzioni di Foggia"
Nel ruolo di attrice è già ampiamente conosciuta e apprezzata. Ma Maria Chiara Giannetta non si pone limiti e ha deciso di tuffarsi in una nuova esperienza professionale. Tra Foggia e provincia ha appena finito di girare – da regista – il videoclip “Canto”. Un lavoro dal sapore familiare – e leggendo si capirà il motivo –, che lei racconta in questa intervista in esclusiva per Foggia Città Aperta.
Maria Chiara Giannetta regista: vezzo o aspirazione professionale? "L'idea di essere dall'altra parte dell'obiettivo credo sia una cosa latente, che coltivo da diversi anni. A pensarci bene, forse, la regia è quello che ho sempre voluto fare e questa cosa è cresciuta soprattutto da quando lavoro come attrice professionista. Del resto, ho sempre guardato con curiosità agli altri reparti, con un occhio più attento a regia e fotografia. E mi piacerebbe unire l'esperienza e il metodo che ho acquisito da attrice al ruolo di regista,che ovviamente, non è solo quello della narrazione visiva, ma anche la capacità di trasformare un messaggio scritto (quello dell'autore) in un messaggio trasmesso attraverso il suo apporto artistico e quello degli attori".
Perché la scelta di un ritorno alle origini per questo nuovo passo?
"Foggia è l’inizio, è partito da lì l’approccio con la recitazione e lì dovevo iniziare con questo esperimento sulla regia. Un po' devo ammettere che ci ha messo lo zampino il caso. Mio fratello (Giuseppe, in arte Karnan) e un suo amico (Alessandro Puorro, in arte Heyp) hanno iniziato a produrre musica e cercavano qualcuno che gli producesse un videoclip. In quel periodo stavo raccontando ai miei che volevo intraprendere l'esperienza della regia ma non sapevo da dove cominciare ed è stato automatico decidere di unire le forze per realizzare un obiettivo comune". E com'è nato il progetto? "La prima cosa che ho fatto è stata chiamare Roberto Moretto di JRSTUDIO Cinema, avevo bisogno di qualcuno che mi accompagnasse in questo primo progetto di regia ed ero certa che avrebbe voluto essere accanto a me in questo nuovo inizio. In realtà anche le mie prime esperienze da attrice in video avevano il suo zampino ed è stato giusto ritornare all'ovile".
A riprese appena concluse, un commento spassionato: com'è andata? "E' andata! Spero bene, è un lavoro molto diverso dal punto di vista dell'approccio, qualche sfaccettatura sfiora la mia esperienza da attrice, ma l'impegno mentale invece è a trecentosessanta gradi. La notte prima di girare ho sognato il videoclip, il montaggio, il girato... A fine riprese ero esaltata ma in piena notte ho avuto un'improvvisa lucidità critica, giravo per casa convinta di aver prodotto una cosa inguardabile... La mattina dopo Roberto mi ha condiviso i primi frame di varie inquadrature e mi sono tranquillizzata, credo che siamo veramente riusciti a produrre quello che prima era solo nella mia testa. Ora si passa al montaggio e alla post produzione. E' un'esperienza che rifarei anche domani, subito. Giriamo?"
E ora?
"Eh... Ora... Io mi sono già portata avanti in realtà. Non so in che modo, come e quando voglio continuare questa esperienza. Sarebbe interessante poter dirigere altri videoclip, con generi diversi di musica. Sarebbe bello continuare con questa squadra, con JRSTUDIO Cinema, la fotografia di Sergio Grillo, i costumi di Vize Ruffo e tutti quelli che ci hanno sostenuto con la loro presenza e hanno investito in questo lavoro, ma chiaramente i sogni rimangono sogni finchè non si trovano i fondi. Sarebbe bello che in una realtà come quella di Foggia istituzioni e aziende si fidassero di più di questo tipo di produzioni, investire sull'arte non è mai sbagliato, non è buttare denaro. Noi siamo stati fortunati, Borgo Turrito ci ha offerto location e catering, l'assessorato alla cultura del Comune di Foggia ci ha concesso il Teatro Giordano per girare sul palco parte del videoclip, il Teatro dei Limoni ci ha aiutato con attrezzatura, attori e allievi dei propri laboratori. Per il resto ci siamo autofinanziati, chiaramente non è la prima volta e non sarà l'ultima, ma sarebbe bello avere un fondo dedicato per produrre cose belle nella nostra città. La bellezza porta benessere al territorio e quindi aprite le porte e accogliete le produzioni di Foggia, gli artisti di Foggia, i musicisti e i registi di Foggia".
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