Massimo Mozer: “Cari tifosi, finalmente i Satanelli sono nostri!” INTERVISTA
Parla l'imprenditore che ha acquistato il marchio del Foggia calcio
“Non amo apparire, preferirei non si parlasse molto di me. Un saluto ai sostenitori rossoneri? Quello certamente: dica pure ai cari tifosi che finalmente i Satanelli sono nostri: non miei, lo chiarisca. Sono nostri!”.
I SATANELLI. Massimo Mozer è il personaggio del momento per i tifosi del Foggia, dopo essere diventato proprietario del marchio dei Satanelli. Lui, però, di tutta questa attenzione ne avrebbe fatto volentieri a meno. È un personaggio schivo e poliedrico. Con un filo conduttore certo nella sua vita, da ormai oltre 50 anni: il tifo per il Foggia. Lo raggiungiamo telefonicamente in Francia, lui italo-svizzero residente nel principato di Monaco e si nota subito che non è il tipo da prima pagina: “Non è mia intenzione prendermi la scena, sono un tipo a cui non piace apparire” esordisce Mozer. Poi, però, si scioglie dinanzi alla richiesta di parlare soprattutto ai tifosi: “A loro sicuramente invio un caloroso saluto. Dica pure che finalmente i Satanelli sono nostri. Ma chiarisca bene il concetto: non miei, ma nostri!”.
NEGLI STADI A SEGUIRE IL FOGGIA. Pone l'accento sul collettivo, quello che ha visto piangere e gioire sugli spalti di vari stadi d'Italia a seguire le sorti del Foggia: “Mi sono appassionato ai colori rossoneri da oltre cinquant'anni. Ho assistito alle gare del Foggia soprattutto nel nord Italia per motivi di vicinanza. L'ultimo anno di serie B, per esempio, mi ha permesso di esserci diverse volte e c'ero naturalmente a Fondi in occasione della promozione in serie B (nella foto proprio il 23 aprile 2017 con l'allenatore dell'epoca Giovanni Stroppa ndr). In serie C è più difficile ma anche quest'anno ho seguito un paio di partire nel Lazio, contro il Monterosi e contro il Latina. Ho intenzione di venire a Foggia, magari in occasione della gara con l'Avellino”.
L'ASTA. Basta parlare del Foggia e dei tifosi e Massimo Mozer si scioglie. E, così, rivela qualche particolare in più sull'asta che lo ha visto aggiudicarsi i Satanelli: “La prima offerta è stata la mia, per il resto devo ringraziare l'avvocato Fabio Marseglia che gratuitamente mi ha aiutato. All'ora dell'asta eravamo a telefono. Speravo non ci fossero rilanci, poi mi ha guidato l'istinto”. Budget finale troppo alto? “Di poco. Mi ero dato come limite 27mila euro perchè 27 è il mio numero preferito. Era il numero con cui gareggiava in Formula Uno il mio amico Gilles Villeneuve ma ora non seguo più le corse. Sono cambiate tanto e non mi piacciono”.
IL FUTURO. Quale sarà ora il destino dei Satanelli? “Mi ero ripromesso da tempo di diventarne proprietario per evitare che le loro sorti fossero in balìa delle varie società” rivela Mozer. “Ora conserverò la proprietà ma cederò in comodato d'uso gratuito il marchio a chi sarà proprietario del Foggia. Saranno liberi di usarlo e anche di guadagnarci ma se le cose dovessero andar male quanto meno i Satanelli saranno salvi”. Nessun contatto immediato con Canonico, ad ogni modo: “I tecnici mi hanno spiegato che, per questa stagione ormai è inutile. La società ha già contratti in essere e forniture stabilite. Se ne parlerà per la prossima”. Da evitare, tuttavia, fraintendimenti. Nei suoi programmi non c'è l'acquisto eventuale di quote del Foggia: "Non c'entra nulla, per guidare un'impresa calcistica occorrono competenze specifiche che io non possiedo. L'acquisto del marchio dei Satanelli è solo un gesto d'amore, non ci saranno ulteriori sviluppi”.
Massimo Mozer è l'esempio del vero tifoso del Foggia e per gente come lui che bisogna essere fieri ed orgogliosi di tifare questi colori
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