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Medusa Park, bloccato il mega progetto: pesa l'interdittiva antimafia alle società di Trisciuoglio e Insalata

In liquidazione la società foggiana che avrebbe dovuto seguire lo sviluppo


Il mega progetto del Medusa Park è in mezzo al guado. Nel 2015, il Consiglio Comunale approvò la proposta dalla società Genera Consulting srl di Bernardo Marinelli che prevedeva la realizzazione di un parco acquatico con centro direzionale, alberghi, mercato e negozi: circa 270milioni di euro di investimento e 1200 posti di lavoro promessi. Per lo sviluppo, nel 2018 si costituì la società Medusa Park con socio di maggioranza al 75% la Ctm, una delle società colpite da interdittive antimafia nello scorso settembre. Da qualche giorno, tuttavia, a distanza di solo un anno dalla costituzione, ne è stata deliberata la liquidazione.

IL BLOCCO. Il progetto Medusa Park, dopo la trionfale approvazione in Consiglio Comunale avvenuta nel luglio 2015, quando Foggia Città Aperta aveva avanzato dubbi sulla società proponente, si era arenata in un viavai tra gli uffici comunali e regionali. Già un anno dopo, nel 2016, lo stesso Marinelli aveva pubblicamente inviato alla stampa una nota in cui chiedeva un'accelerazione dell'iter amministrativo, istanze ripetute anche nel 2017.

LA MEDUSA PARK SRL. Per poter sbloccare l'empasse nel marzo 2018 fu costituita la società foggiana Medusa Park che, secondo quanto reso noto dalla società di consulenza Mas Real Estate, si sarebbe fatta carico “delle fasi finali di sviluppo e della realizzazione degli immobili commerciali e del parco acquatico secondo gli schemi già concordati con gli utilizzatori finali”. La compagine societaria di Medusa Park è costituita al 75% dalla società Ctm , di proprietà degli imprenditori Giovanni Trisciuoglio e Marco Insalata, e per il restante 25% dalla società “Metauro Immobiliare srl” di proprietà dell'omonima nota azienda di trasporti. A comporre il consiglio di amministrazione furono chiamati Antonio Metauro in qualità di presidente, Marco Insalata vice presidente, l'ex sindaco Gianni Mongelli amministratore delegato, Giovanni Trisciuoglio consigliere insieme a Pino Di Carlo, ex presidente di Confindustria e noto imprenditore in città. Insomma, una compagine di tutto rilievo.

LA LIQUIDAZIONE. A distanza di solo un anno, tuttavia, l'intrapresa si è arenata. Alla presenza dell'intero consiglio di amministrazione la società è stata messa in liquidazione “per difficoltà di vario genere che hanno ostacolato il proseguimento dell'attività sociale”. Tra gli ostacoli va tenuto in conto il provvedimento di interdittiva antimafia emesso nei confronti del socio maggioritario Ctm srl, basato sull'esame della posizione di Giovanni Trisciuoglio e Marco Insalata, consiglieri anche della Medusa Park. Con tale compagine e tale composizione del consiglio di amministrazione la Medusa Park si sarebbe trovata nelle medesime condizioni ritenute 'a rischio' da parte del prefetto Raffaele Grassi. Ora si va verso la chiusura: occorrerà comprendere se potrà proseguire la realizzazione del mega parco acquatico nell'area affianco alla Tomba della Medusa.

di Michele Gramazio


 COMMENTI
  • Roby

    13/12/2019 ore 19:19:05

    Non entrando chiaramente negli aspetti legali, pero' vi e' da constatare che ogni possibile investimento e quindi posti di lavoro per la mancanza di programmazione e controllo rischia di svanire perche" la classe politica locale non e' in grado di creare presupposti di legalita' rispetto ambientale e condizioni per attrarre imprenditori che potrebbero rilanciare la capitanata e la citta' di foggia
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