Con una mail inviata alla stampa l'avvocato Michele Vaira annuncia la sua decisione di rinunciare alla candidatura che 
gli era stata proposta da alcuni partiti di centro tra sui Socialismo Dauno di Lonigro e Scelta Civica di Leo Di Gioia.
LA PROFESSIONE E LA FAMIGLIA. Il penalista parla dei tanti messaggi di incoraggiamento ricevuti, ma  afferma “la scelta di entrare nell’agone politico in prima persona  comporta un radicale cambio di vita, di orari, di abitudini, di  interlocutori. Ho paura di allontanarmi dall’ambiente forense, che dopo  aver metabolizzato i miei difetti e le mie qualità, mi garantisce  affetto, rispetto, lealtà. Amo soprattutto la mia famiglia, che ha  sempre sostenuto ogni mio passo, con convinzione e spirito di  sacrificio, e che oggi mi chiede espressamente (eufemismo) di non  candidarmi. Non posso far loro questo torto”.
UNO SPIRAGLIO. Vaira, che è anche  Segretario Nazionale dell’Associazione dei  Giovani Avvocati, lascia  comunque uno spiraglio aperto per una candidatura futura quando dice “ci  sarà, probabilmente, un  momento in cui sentirò il dovere di mettermi a  disposizione della città.  Se e quando ciò accadrà, vi assicuro che non  avrò esitazioni. Sarò  pronto, preparato e documentato per la nuova  sfida. E, certamente,  appassionato e pronto a gettare il cuore oltre  ogni ostacolo”.