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MACCHEMUSICA/ Gerardo Tango: il cantautore dall’animo rock

Quarta puntata per la nuova rubrica di Foggia Città Aperta, 'MACCHEMUSICA', a cura di Alessandro Cavotta e Simona Auciello per scoprire giovani talenti e conoscere artisti.
 
L’ARTISTA. Musicista e cantautore di origini canosine, nasce insieme ai Mufla come duo, poi intraprende dal 2013 la carriera da solista. Le sue esperienze cantautoriali sono numerose: ha vinto “Duel Cantautori a Confronto” a Torino, ha suonato al “Premio Bindi” a Santa Margherita Ligure e a Faenza per il Meeting delle Etichette Indipendenti. Ha vinto anche “E cantava le Canzoni”, il contest per cantautori organizzato dal Circolo Arci di Valenzano L’Arcipelago. Nel marzo 2016 è uscito il suo primo album autoprodotto, "Una donna". Il video del brano "Canzone Insoddisfatta", con la regia di Alfredo Melidoro, è stato insignito del "Gran Premio Manente 2016". A settembre dello stesso anno il suo album "Una Donna" è tra i 40 candidati per la Targa Tenco nella sezione "Miglior Opera Prima". Il brano "La borsa di Piero" è anche candidato alla Targa come "Miglior Canzone". E' stato finalista al Premio Ugo Calise ad Oratino (Cb) a luglio 2017, ed ha vinto il Premio Botteghe D'Autore 2017 nella sezione "Miglior testo" sempre con "La Borsa di Piero". Si è aggiudicato il premio "Miglior testo" con il brano "Canzone insoddisfatta" al concorso musicale Sottotoni 2017 (il festival per promuovere la musica italiana inedita) a Concordia Sagittaria (Venezia). Ad agosto ha ottenuto lo stesso riconoscimento al Premio Botteghe d’ Autore con la canzone "La borsa di Piero". A gennaio 2018 uscirà il suo nuovo al album dal titolo “Il vento è forte qui…si vola meglio”.

L’INTERVISTA. Ti abbiamo conosciuto attraverso l’album Una donna, ma non abbiamo trovato all’interno di esso la tua musa ispiratrice, svelaci l’arcano
L’album Una donna, si ispira ad una donna ideale ma non è un album solo di canzoni d’amore. All’interno di esso ci sono brani come per esempio “NO!”, che è un brano sentimentale ma come si può apprendere dal titolo, è un brano d’amore rifiutato. Dopo il rifiuto, il rifiutato paragona la sua amata a tutto quello che di bello c’è nella vita e che non può avere più. 
 
Il rumore di un fiammifero che arde, è così che comincia l’album Una donna con il brano “La lanterna”. Che cosa rappresenta per te la lanterna? Abbiamo notato che nei brani come per esempio “Mors Tua Vita Mea” o “La Lotteria”, introduci argomenti che vanno al di là della tematica amorosa. Parlacene un po’. 
 “La Lanterna” è metafora della vita, mi piaceva cominciare così l’album in paragone a qualcosa di acceso come l’amore per una donna. Ci sono poi brani che non hanno niente a che fare con l’amore ma affrontano tematiche un po’ più dure come “Mors Tua Vita Mea”, già dal titolo si può dedurre la denuncia contro chi guadagna sulla pelle degli altri come nelle tre categorie sociali che vengono elencate all’interno della canzone. Poi c’è la canzone “La Lotteria”, nonostante tutto ricorda che “non sei ancora cenere, ed è quel che conta”. In “Canzone Insoddisfatta” si parla dell’insoddisfazione pura, sia quella personale che quella sociale, del periodo buio nella società in cui stiamo vivendo: il brano comincia proprio con le parole “Ci vorrebbe qualcuno che si porti via questa merda” intesa in tutte le sue accezioni possibili. 
 
Nella tua carriera abbiamo apprezzato la vena rock attraverso i tributi a band come gli Into the Purple (cover dei Deep Purple) di cui fai parte. Parlaci di questo sdoppiamento tra lo stile rude rock che interpreti e le tue produzioni di cantautorato. 
Le mie influenze hard rock anni 70 sono molto forti, come anche il mio amore per il cantautorato italiano. Non sono mai abbastanza gli omaggi ad artisti come De André, Dalla, Daniele, Tenco, Gaber, Jannacci, Gaetano o Piero Ciampi a cui ho dedicato una canzone dal titolo “La borsa di Piero” presente nell’album “Una Donna”. Non me ne vogliano i cantanti di cover o i titolari dei locali, ma sono arrivato alla consapevolezza che non siamo ancora pronti ai cantautori. Si investe molto di più in serate con cover band piuttosto che in quelle in cui ci sono cantautori e canzoni inedite. Io definisco le cover non tanto come arte ma più come artigianato, lo faccio per “guadagnarmi la pagnotta”. Però è un modo concreto per poter produrre opere mie e pubblicizzare quella che è la mia personalità attraverso i brani che incido. 
 
Grano è una ballata soave, una pedalata estiva nelle terre della murgia. Il brano anticipa l'uscita del tuo secondo album “Il vento è forte qui… si vola meglio”, prevista per il nuovo anno. Di cosa parla questo primo singolo
L’album “Il vento è forte qui…si vola meglio” uscirà il 12 gennaio 2018. E’ un album un po’ più rock del precedente per certi versi, e ho apprezzato molto anche il lavoro che c’è stato dietro la scelta della copertina che per motivi discografici non potrò mostrarvi in anticipo. Grano è una biciclettata serena, un messaggio di speranza. Non manca quel
pizzico di realismo, che si può notare nella parte “Ho una vita in cui credere, a due passi dal burrone”, c’è vento, si vola meglio, ma occhio al burrone! Nel video abbiamo deciso di inserire un ragazzo di colore, un viandante per le strade della nostra terra, insieme, in bici, pedaliamo cantando questo messaggio di fratellanza.

di Redazione 


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