Orta Nova, si costituisce il 26enne presunto autore dell’omicidio di Andrea Gaeta
Rinvenuta l’arma del delitto: una pistola gettata in campagna
Mirko Tammaro, 26anni di Orta Nova, sospettato dell’omicidio di Andrea Gaeta, figlio 20enne del presunto boss Francesco, si è costituito ai carabinieri nella prima serata di oggi – 3 settembre - ed è attualmente in stato di fermo. L'ipotesi di reato configurata è quella di omicidio volontario nonché detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. La pistola utilizzata per il delitto è stata rinvenuta nelle campagne limitrofe al luogo dell’accaduto.
L’ARRESTO. A seguito di un’articolata attività d’indagine, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia in sinergia con i militari della Compagnia di Foggia, e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, sotto la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, avevano individuato in Mirko Tammaro il principale sospettato dell’atto criminoso, avvenuto in via Saragat alle due della notte tra il 2 e il 3 settembre. Il 26enne, che era in affidamento ai servizi sociali, vistosi individuato e raggiunto dai militari, ha deciso di consegnarsi.
LE INDAGINI.Gli investigatori erano sulle sue tracce a seguito di interrogatori di amici e conoscenti nonché di numerosi rilievi e accertamenti tecnici effettuati. È stata ritrovata e sequestrata l’arma del delitto e sulla stessa sono in corso gli accertamenti tecnico-scientifici per determinare le esatte modalità dell’accaduto. Le indagini proseguono per acclarare il movente. La pista seguita è quella della gelosia. Andrea Gaeta sarebbe stato ucciso per aver cominciato a frequentare la ex ragazza di Tammaro.
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