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Operazione “Game Over”, il plauso di Libera e della Fondazione Buon Samaritano

Tra i commenti agli 82 arresti dell'operazione “Game Over” ci sono anche quelli di due associazioni foggiane da tempo impegnate nel settore dell'antimafia.

LIBERA. "Questa importante operazione - scrivono dal Coordinamento Provinciale di Libera - conferma la potenza e la modernità delle mafie foggiane che, di fronte a grandi business sanno mettere da parte le loro rivalità e fare fronte comune. Mafie proiettate verso il futuro a discapito del futuro stesso di Foggia e dell'intera provincia. Ora più che mai è il momento di vincere la paura, la rassegnazione, di unire le nostre forze per togliere terreno fertile alle mafie. Consapevoli della potenza e pervasività della Società foggiana ma anche della grande presenza e attenzione delle Istituzioni, dobbiamo fare tutti insieme la nostra parte per sradicare la sottocultura mafiosa che alimenta le organizzazioni criminali. Dobbiamo essere tutti coscienti che la presenza mafiosa toglie risorse e sviluppo, non permette ad una comunità di crescere e non ci rende cittadini liberi".

I GIOVANI. "Così come è il momento che insieme - continuano dall'associazione fondata da Don Luigi Ciotti - ci fermiamo a riflettere sull'aumento del consumo di droghe, soprattutto tra i più giovani, problema ad oggi troppo ignorato e sottovalutato e che necessiterebbe, invece, di una grande attività di prevenzione. Abbiamo bisogno, infatti, di contesti urbani e sociali dove chiunque - ma un giovane in particolare - possa trovare risposta alle sue passioni e ascolto alle sue inquietudini, riempiendo di ascolto e relazioni sane quei vuoti che sono spesso la premessa all’uso e all’abuso di droga. Ecco perché siamo fermamente convinti che una comunità più giusta e attenta ai bisogni di ciascuno è possibile solo con un impegno concreto e costante di ciascuno e ciascuna, nessuno escluso, per realizzare una città educante".

I COLLABORATORI DI GIUSTIZIA. "Infine è importante sottolineare - come evidenziato dal Procuratore Nazionale Antimafia, dott. Melillo - che questa operazione è stata possibile grazie anche alle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia che stanno permettendo di conoscere meglio dall'interno le mafie locali. Un dato importante che dimostra ancor di più come il muro di omertà che circonda le organizzazioni mafiose sta piano piano crollando, chiaro segno che oggi più che mai è il momento giusto per liberare il nostro amato territorio dalle mafie. Chi sa parli, collabori con le istituzioni. Lo dobbiamo - concludono da Libera - a tutte le vittime innocenti delle mafie e alla nostra libertà".

LA FONDAZIONE BUON SAMARITANO. "La maxi operazione Game Over, che ha colpito duramente gli assetti mafiosi del nostro territorio - scrive il Presidente della Fondazione Antiusura Buon Samaritano Giuseppe Chiappinelli - dobbiamo considerarla quale spartiacque tra la cultura mafiosa che sino ad oggi ha permeato il nostro territorio e la cultura della legalità, la quale deve prepotentemente riappropriarsi della vita sociale e del futuro dei cittadini. Se da un lato la citata operazione si configura quale deterrente per i “fan” della malavita, dall’altro si appalesa quale sprone per coloro che auspicano una società non più assoggettata al giogo mafioso".

LE REALTA' ASSOCIATIVE. "Ma la suddetta operazione, oltre a configurarsi quale risposta fattiva ed incisiva della Stato rispetto alla criminalità del nostro territorio, è certamente il giusto riconoscimento - continua Chiappinelli - per quelle realtà associative, come la nostra, che quotidianamente si prodigano nella lotta alla criminalità, alla illegalità ed alla mafiosità. E’ il giusto riconoscimento per tanti cittadini che mai hanno smesso di avere fiducia nella giustizia e nella Squadra Stato ed oggi possono affermare che la speranza riposta non è stata vana. E’ giunto il momento per scrivere la parola “fine” ad una pagina nera della nostra Comunità ed iniziare l’era del cambiamento".

di Redazione 


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