Ordinanza anti - assembramento, c'è chi chiude nel weekend: "Non siamo abituati a dire no a persone per bene che chiedono una bevanda"
“Questo periodo ci ha imposto le distanze e ci siamo adeguati, ma sui divieti proprio non ce la facciamo. Non siamo abituati a dire di no a persone per bene che ci chiedono una bevanda, magari come giusto coronamento ad una giornata di lavoro o semplicemente per il gusto di condividere un po' di tempo con gli amici”. È arrivato il weekend. E con il fine settimana prende corpo l’ordinanza anti-assembramento sulla falsariga di quella già emessa per il “ponte” della Festa della Repubblica. E sulla scia della decisione presa qualche giorno fa dallo Sherwood di chiudere per evitare multe e stress da "gestori vigilantes", c’è chi decide di tenere abbassata la saracinesca, per non essere costretto a vietare l’accesso a clienti abituali.
L’ANNUNCIO. Una sofferta decisione presa da un bar del centro che ha annunciato ai clienti, sui social, la notizia della chiusura solo nel fine settimana. "Il nostro spirito e la nostra filosofia si sono sempre contraddistinti per rendere la nostra clientela libera di relazionare, conversare, ridere o semplicemente rilassarsi in un clima molto informale e molto lontano dagli schemi rigidi del solito ed ormai, secondo noi, obsoleto 'servizio' del dare/avere. Insomma, abbiamo impostato e puntato tutto sul buon senso, sulle sane interazioni badando poco alla forma e molto allo spirito. Le nuove regole per il fine settimana e la nostra limitata zona di pertinenza degli spazi consentiti alla clientela ci costringono a dire di no a gran parte di voi. Non siamo abituati, non è nella nostra filosofia e non è nello spirito, per cui venerdì sera e sabato sera preferiamo stare chiusi. Ci scusiamo con tutti”.
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