Ospedale “Tatarella” di Cerignola, troppe aggressioni: in arrivo pattugliamenti e sistema di allarme
Pattugliamenti periodici delle forze dell’ordine, interventi tempestivi anche nei casi di presunto e imminente pericolo. È quanto stabilito nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunitosi in Prefettura per discutere del delicato tema della sicurezza degli operatori sanitari impiegati nel plesso ospedaliero “Tatarella” di Cerignola. All’incontro hanno partecipato, oltre al prefetto Massimo Mariani, il questore Mario Della Cioppa, i comandanti provinciali dei Carabinieri, colonnello Marco Aquilio, e della Guardia di Finanza, colonnello Francesco Gazzani, il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla e la Direttrice Medica del Presidio cerignolano Daniela Pedà.
CONTINUE AGGRESSIONI AGLI OPERATORI. “Si è parlato – fanno sapere in una nota dell’Asl – delle continue aggressioni agli operatori del Pronto Soccorso, oltre dieci dall’inizio dell’anno, l’ultima risalente allo scorso venerdì”. A conclusione dell’incontro, le forze di pubblica sicurezza si sono impegnate a presidiare in modo coordinato l’ospedale con controlli periodici, all’esterno e all’interno della struttura, in modo da garantire sicurezza e tranquillità ai cittadini e agli operatori sanitari. La Direzione della ASL, inoltre, ha già provveduto a installare un sistema di allarme che collega il Pronto Soccorso con le forze dell’ordine, pronte ad intervenire, anche in forma preventiva, in situazioni di presunto pericolo. La ASL si è impegnata, inoltre, ad effettuare modifiche strutturali, finalizzate ad aumentare la sicurezza nei locali.
SENSIBILIZZARE E PROTEGGERE OPERATORI. Agli operatori, figure di alta professionalità, tanto preziose per l’Azienda in quanto non facilmente disponibili per via della loro carenza, il Direttore Asl Vito Piazzolla esprime gratitudine, apprezzandone la dedizione con cui continuano a garantire il normale svolgimento delle attività sanitarie. “Ci faremo promotori – conclude nel comunicato – di campagne di sensibilizzazione a partire dalle scuole per diffondere una cultura della legalità che punti al rispetto dei luoghi pubblici e delle persone che vi lavorano. Se riusciremo a dare certezza e sicurezza agli operatori in modo che non temano per la propria incolumità, allora ci assicureremo tutti una assistenza migliore”.
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