Accadde… ieri: ottobre ’54, il ministro Taviani a Foggia per la prima pietra
del monumento-ossario al
cimitero
Il contributo a cura di Salvatore Aiezza
”Tre Ottobre 1954: giornata
storica per Foggia. Giornata di commemorazione e di glorificazione. Giornata
della fratellanza e del raccoglimento in memoria dei 20.298 morti civili della
seconda guerra mondiale , vittime innocenti di undici bombardamenti ….” . Con
queste toccanti parole del settimanale “ Il Foglietto” , si apriva l’articolo
dedicato ad una delle giornate più importanti vissute dalla nostra città e da
tutto il suo popolo: la posa della prima pietra dell’erigendo
monumento-ossario, al centro del
cimitero monumentale, dove avrebbero trovato riposo le spoglie di tanti concittadini e
soldati periti durante i bombardamenti del 43, molti dei quali ignoti, a
ricordo perenne per tutte le vittime della tragedia foggiana. L’evento, al
quale già da diverse settimane prima venne dato ampio risalto dai giornali
dell’epoca, vide una partecipazione davvero straordinaria di gente comune,
oltre che di Autorità civili, militari, religiose, giunte da tutta Italia, con grande
soddisfazione per il popolo foggiano che attendeva di dare degna memoria ai
suoi concittadini scomparsi.
STILE MILITARE. La cerimonia assunse particolare
significato per la presenza a Foggia di S.E. On Taviani, Ministro della Difesa
e delle alte rappresentanze dei Carabinieri, Aviazione, Finanza, Marina e
alcuni reparti mobili di P.S. La presenza dei reparti schierati fu dovuta al fatto che la giornata ebbe un
pretto stile militare, riferendosi ad un sanguinoso fatto di guerra.
L’INCONTRO.
La cerimonia venne divisa in due parti: la prima si svolse al cimitero dove,
al mattino, fu celebrata la messa, officiata dal Vescovo Mons Amici, cui seguì
la posa ufficiale della prima pietra della “Cappella dell’Archetto. Successivamente
il Ministro Taviani tenne un discorso in Piazza Cavour, gremita
all’inverosimile, per poi salutare il popolo foggiano a capo di una suggestiva
parata militare organizzata alla perfezione e che percorse le vie più
importanti della città, tra due ali di folla che applaudiva. Tra le rappresentanze militari che sfilarono nell’occasione, una
emozione particolare suscitò nei foggiani l’attesa presenza del glorioso 14^
Reggimento Fanteria; molto legato a Foggia sin dalla prima guerra mondiale
quando , il 20 maggio 2015, partì da Foggia per il fronte ove “combatté coraggiosamente per la vittoria
della Patria”. Quell’evento fu ricordato e celebrato l’11 novembre 1916,
allorquando, ricorda il “Foglietto”, la Città fece omaggio al 14^ Fanteria di una
pregevole ed artistica targa di bronzo
che venne murata sulla facciata della Caserma Miale, allora sede del
Reggimento.
LE ISTITUZIONI. La giornata dedicata al ricordo della tragedia
foggiana, che la posa della prima pietra voleva perpetuare, vide, al fianco di
tutta la nostra rappresentanza al Parlamento, al Senato ed al Sindaco, Avv
Pepe, anche la partecipazione della gloriosa Divisione Pinerolo (dislocata in Puglia ), del 9^ Fanteria, del
14^ artiglieria ( reggimento di Foggia)
e la presenza, tra molti alti Alti Ufficiali di tutte le armi, dei
Generali di Divisione Barbieri, Bonanno, Barbarulli e il Generale di Corpo
d’Armata Italo Giglio che accompagnava il Ministro. Tutto questo a significare
l’importanza della manifestazione che travalicava i confini della nostra terra,
nel ricordo comune a tutto il nostro Paese delle ferite ancora troppo visibili
lasciate dalla guerra conclusa da appena due lustri.
LA CRONACA. Nel suo discorso, applauditissimo, il Ministro Taviani
riconobbe i sacrifici e gli atti di solidarietà del popolo foggiano, dando
risalto al significato della giornata celebrativa della posa della prima pietra
per un monumento –ossario che avrebbe ricongiunto per sempre il filo della
memoria tra i duri giorni dei bombardamenti e il futuro della città; il
Ministro non mancò di ricordare la grande fierezza che l’Italia e il popolo
foggiano mostrarono, in particolare, durante il periodo finale della guerra ,
quando più duramente e direttamente vennero colpite le città ed i civili e la
volontà di ricostruzione e unità nazionale. La cronaca de “Il Foglietto” dedicata a quella cerimonia è anche ricca
di particolari e momenti suggestivi che Foggia visse in quella giornata e da
essa traspare, davvero, un senso di grande ottimismo e speranza per un
futuro che, allora era ancora tutto da costruire.
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