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Panem et circenses: così Landella (ri)conquista i foggiani

Tra mercatini e alberi di Natale, weekend toccasana per il sindaco

Eppure, solo nell’ultima settimana, ce ne sarebbero stati di temi da affrontare in maniera critica: la stazione unica appaltante con i continui affidamenti diretti di lavori, la protesta degli sfrattati sotto il Comune, la chiusura dell’unico sbocco verso il centro senza prevedere percorsi alternativi, il falò di via Imperiale smantellato ma poi riallestito dai ragazzi del quartiere in evidente sfida contro le istituzioni, eccetera eccetera. E invece, il lungo ponte dell’Immacolata si è rivelato un toccasana per il sindaco di Foggia, Franco Landella. Complice il bel tempo, l’area pedonale è stata invasa da migliaia di persone che per (almeno) quattro giorni hanno popolato giorno e notte il centro cittadino, tra mercatini natalizi e ‘Sapori&tradizioni’, fino all’ultima trovata: creare un evento basato sostanzialmente sul nulla, l’accensione dell’albero di Natale. Sarebbe potuto durare pochi secondi e, invece, per ore ha coinvolto migliaia di foggiani. Una intuizione geniale.

IN VETRINA. I più cattivi (o invidiosi) lo chiamano ‘fumo negli occhi’, gli antichi romani lo chiamavano ‘panem et circenses’. Fatto sta che è indubbio: il primo cittadino con le operazioni di vetrina – o facciata – è maestro. Come se fosse in costante campagna elettorale, partecipa (con entusiasmo) a qualsiasi tipo di manifestazione, si lascia coinvolgere in qualsiasi evento, dal più popolare al più aulico. A ragione, può godersi anche il ritrovato clima natalizio, puntare sulla spensieratezza e la serenità dei concittadini e rimandare al mittente le critiche sul suo operato.

I PROBLEMI. Ecco perché sbaglia chi continua a cercare il pelo nell’uovo nelle manifestazioni promosse dal Comune. Rivedibili, certo, ma vincenti e nazionalpopolari e la gente – da questo punto di vista – è con lui. Se ne facciano una ragione i suoi oppositori. Il sindaco attuale, su questo fronte, per ora è imbattibile. Sapori & tradizioni e mercatini come gli antichi Panem et circenses, pane e giochi per tenere buono il popolo. E non pensarci. Eppure ce ne sarebbero, eccome, di argomentazioni sul terreno politico su cui ‘pensarci’ un po’ di più. Qualche esempio? La stazione unica appaltante, la protesta degli sfrattati, il falò di via Imperiale smantellato ma poi riallestito dai ragazzi del quartiere in evidente sfida contro le istituzioni, eccetera eccetera eccetera eccetera…

di Redazione 


 COMMENTI
  • Danilo

    10/12/2015 ore 10:36:09

    Da un FOGGIANO che vive la freddezza del periodo pre-Natalizio a Lugano (negozi aperti dalle 10 alle 18, città vuota e tutto chiuso dalle 18.01!!!) vi dico: godetevi tutto quanto avete a Foggia, lasciate stare la sterile polemica almeno in questo periodo dell'anno, uagliù è tutta vita quella che avete a Foggia! Non vedo l'ora di ritagliarmene una fetta dal 23 al 28. Ciao Foggia mia bella.
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