Segreteria provinciale Pd, Iaia Calvio smentisce l'ingresso della minoranza: “Altro che unità, così si perdono iscritti”
“Come ho ribadito a Lia Azzarone, che mi ha contattata telefonicamente per chiedermi di indicarle i nomi dei rappresentanti della mozione Calvio nella direzione e nella segreteria provinciali, prima di assumere ogni decisione la sottoscritta e coloro i quali mi hanno sostenuto, attendono le decisioni della commissione nazionale di garanzia, chiamata a pronunciarsi sulla regolarità del tesseramento 2017 e dello svolgimento del congresso, nonché sulla paventata incompatibilità della segretaria
provinciale del Partito”.
“NESSUNA UNITA'”. Dopo l'annuncio della nomina della segreteria provinciale del Pd da parte di Lia Azzarone, ad intervenire sull'argomento è la sua ex 'sfidante' al congresso provinciale, Iaia Calvio che smentisce l'ingresso della minoranza all'interno dell'organismo. “La disponibilità offerta da Lorenzo Frattarolo a far parte della segreteria – precisa l'ex sindaco di Orta Nova - risponde a scelte, sue e di pochi altri, frutto di fughe evidentemente ispirate da valutazioni personali. Pertanto, a scanso di equivoci e di rovelli interpretativi nei quali qualcuno volesse eventualmente cimentarsi, ribadisco con voce chiara che la disponibilità offerta da Frattarolo non è una scelta della mozione Calvio. Dunque, è manipolazione semantica della realtà quella che induce a fare proclami più o meno trionfalistici sulla ritrovata unità del Partito, così come trovo singolari i richiami alla responsabilità del tutto disancorati da temi politici concreti”.
IL CASO ILVA. Iaia Calvio incalza la squadra di Lia Azzarone a prendere posizione su argomenti su cui il partito è spaccato: “Tanto per dirne una – chiede - mi piacerebbe sapere come la pensano i nuovi organismi dirigenti provinciali sull’ILVA di Taranto: con chi stanno con il Governo e i sindacati, oppure con il presidente della Puglia? So già che la mia domanda non troverà risposta, ma le contraddizioni e i silenzi tanti e gravissimi ha pesanti ricadute sulla comunità pugliese, quella che vorremmo riconnettere con la politica e, in specie, con il Partito Democratico”.
SCELTE SBAGLIATE. Secondo Iaia Calvio al superamento delle contrapposizioni congressuali e al recupero dello spirito unitario “non sono di aiuto le scorciatoie, le accelerazioni, le operazioni di “scouting” o i tentativi di ascrivere alla mozione da me rappresentata decisioni che invece sono riferibili in via esclusiva a iniziative personali, tutto questo rendendo sempre più difficile ritrovarsi
in un partito che in tal modo allontana la propria gente e spalanca le porte a un civismo
che invece civismo non è. In conclusione, al netto dello story telling di queste ore – è la sua stoccata finale - sta di fatto che la sfrontatezza con cui si sta procedendo infischiandosene degli organi nazionali di garanzia è un ulteriore colpo alla credibilità e autorevolezza del Partito che sta contribuendo ad allontanare parecchi militanti e sostenitori, vecchi e nuovi. Il non vederlo e il non preoccuparsene mi sembra scelta quanto meno discutibile”.
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