Il PD replica a Landella: “La nomina della Commissione è stata motivata dalla ‘tua’ amministrazione”
“Il fondato sospetto che l'Amministrazione comunale di Foggia attualmente in carica possa essere o essere stata permeabile alle infiltrazioni mafiose dovrebbe imporre a tutti - sindaco, amministratori e consiglieri comunali - rispetto per l'attività svolta da un'altra istituzione e disponibilità alla collaborazione. È questo uno dei casi in cui la continenza verbale diventa un dovere e non un'opzione. Evidentemente non la pensa così il sindaco Franco Landella”.
SFUGGIRE ALLE RESPONSABILITA’. È il comunicato stampa della segreteria locale del PD in replica alle esternazioni del Primo Cittadino il quale, alla notizia del possibile commissariamento del Comune di Foggia comunicata dalla Prefettura, dopo aver sottolineato le misure intraprese dall’amministrazione in favore della legalità, ha fatto riferimento alle amministrazioni di centro-sinistra che hanno preceduto i suoi due mandati, parlando di “sospette” assegnazioni dirette di lavori in campo edilizio. “Anche in questo complesso e potenzialmente drammatico frangente – si legge ancora nel comunicato – Landella ritiene utile buttare la palla nel campo avversario per cercare di sfuggire alle proprie responsabilità”.
LA “SUA” AMMINISTRAZIONE. Segretari e consiglieri PD, dunque, sono tutti concordi nel ricordare “a chi governa la città da 7 lunghi anni che, presumibilmente, a motivare la nomina della commissione per l'accesso agli atti sono stati gli atti della ‘sua’ Amministrazione comunale, le scelte compiute dalla ‘sua’ Amministrazione comunale, gli appalti e gli affidamenti gestiti dalla ‘sua’ Amministrazione comunale”.
“POLEMICHE GRAZIE A LANDELLA”. “A fronte di denunce e dichiarazioni comprovate da documenti abbiamo ottenuto il continuo e immotivato rimpallo di responsabilità che sono esclusivamente del Sindaco e di chi ha condiviso la sua attività amministrativa. Neanche di fronte al rischio dello scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose – si legge infine nella nota – è riuscito a preservare l'onore e la dignità del ruolo che riveste. Oggi non doveva essere il giorno delle polemiche, eppure lo è diventato grazie al sindaco Franco Landella”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.