La Piccola Compagnia Impertinente vince il 7° Kuwait International Festival for Academic Theatre
Ancora un riconoscimento per lo spettacolo “I don’t care”
Dopo San Pietroburgo, dove lo scorso dicembre si era aggiudicata il premio “Best ensemble” all’ArtOkraina (LEGGI), la pièce “I don’t care” si aggiudica anche il massimo riconoscimento al 7° Kuwait International Festival for Academic Theatre, con il premio “Miglior spettacolo”.
LA FRAMMENTARIETA’ DEL VISSUTO “SOCIAL”. Oltre alle quattro nomination per miglior attrice non protagonista, miglior attore, miglior regia e miglior testo, lo spettacolo realizzato dalla Piccola Compagnia Impertinente di Foggia ha convinto la giuria del festival: la performance, incentrata sulla dipendenza dai social network, ha ricevuto il premio più importante, anche grazie al tema affrontato, riconosciuto come estremamente attuale. Cinque gli attori sul palco, capaci di dare corpo, voce ed immagine ad un susseguirsi di quadri che raccontano la frammentarietà del vissuto social, e che lungi dal voler retoricamente condannare a priori questa enorme rivoluzione culturale, cerca, attraverso il teatro, di rendere la visione più ampia di una realtà capace di mettere in connessione l’intero pianeta, ma che al suo interno nasconde zone d’ombra estremamente preoccupanti.
“UNA VOCE INTENSA E SPREGIUDICATA”. "L’esperienza in Kuwait è stata per noi un motivo in più per constatare l'eventuale forza della nostra poetica in un contesto molto diverso – ha dichiarato il direttore artistico della compagnia, Pierluigi Bevilacqua – nel festival erano in gara cinque nazioni, per un totale di sette spettacoli. Il pubblico ha riconosciuto la capacità creativa di comunicare un tema così attuale attraverso un linguaggio che superava le barriere testuali. Uno spettacolo che entra duramente negli occhi degli spettatori costretti a riflettere su ciò che spesso viene ignorato o dimenticato. Avere lavorato così a lungo durante questi anni per formare un gruppo di attori giovani capaci di affrontare contesti internazionali ci riempie di orgoglio e ci dà la misura della nostra crescita. Il nostro auspicio – ha concluso l’attore e regista – è che si possa sempre migliorare per portare in giro una voce fuori dal coro, intensa e spregiudicata".
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