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I PREGIUDICATI. La stazione di servizio, sin dall’aprile 2017, è stata controllata più volte dagli agenti del Commissariato ofantino. Durante tali controlli è emerso come l’attività fosse costantemente frequentata da pluripregiudicati della zona, di notevole spessore criminale. In particolare, un controllo effettuato da equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine il 9 novembre scorso, si è rivelato particolarmente complesso e pericoloso per gli agenti. Molti avventori dell’attività commerciale presenti dinanzi al bar, infatti, hanno tentato di darsi alla fuga e altri hanno provato a ostacolare l’operato delle forze dell’ordine, mettendo in atto, sin dall’arrivo degli agenti, comportamenti atti a evitare l’identificazione e permettere l’allontanamento della maggior parte delle persone presenti sul posto.
I CONTROLLI. Nell’occasione il convivente della titolare dell’esercizio M.T., pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e per stupefacenti, unitamente al fratello M.A. anch’egli pregiudicato di elevato spessore criminale, hanno incitato i presenti a sottrarsi ai controlli e allontanarsi con le proprie autovetture, tanto da costringere gli agenti a prelevare materialmente le chiavi di un’ auto per poter procedere al controllo dei due occupanti. Inoltre - spiegano le forze dell'ordine - la stessa titolare ha ceduto di fatto l’uso del proprio esercizio al convivente M.T. dimostrando grave abuso delle licenze in suo possesso.
I SIGILLI. Pertanto, dopo l’ultimo controllo di polizia, è stata inviata al Questore di Foggia, da parte del Commissariato di Cerignola, apposita proposta di sospensione dell’autorizzazione ritenendo che, per le suddette ragioni, la stazione di servizio in questione "rappresenta un grave rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica, dovuta anche ad atti criminosi che possono coinvolgere comuni cittadini e avventori dell’esercizio pubblico in questione".
"Arriva la polizia, andate via": titolare spinge i clienti a sottrarsi ai controlli, chiuso bar per 30 giorni
La nota alla questura: "Frequentato da pregiudicati"
Sospese per trenta giorni le autorizzazioni per l’esercizio commerciale presso il distributore IP sito a Cerignola in via Torricelli Km 1. E’ l’effetto del decreto del questore della provincia di Foggia, notificato dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Cerignola e del Reparto Prevenzione Crimine.
I PREGIUDICATI. La stazione di servizio, sin dall’aprile 2017, è stata controllata più volte dagli agenti del Commissariato ofantino. Durante tali controlli è emerso come l’attività fosse costantemente frequentata da pluripregiudicati della zona, di notevole spessore criminale. In particolare, un controllo effettuato da equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine il 9 novembre scorso, si è rivelato particolarmente complesso e pericoloso per gli agenti. Molti avventori dell’attività commerciale presenti dinanzi al bar, infatti, hanno tentato di darsi alla fuga e altri hanno provato a ostacolare l’operato delle forze dell’ordine, mettendo in atto, sin dall’arrivo degli agenti, comportamenti atti a evitare l’identificazione e permettere l’allontanamento della maggior parte delle persone presenti sul posto.
I CONTROLLI. Nell’occasione il convivente della titolare dell’esercizio M.T., pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e per stupefacenti, unitamente al fratello M.A. anch’egli pregiudicato di elevato spessore criminale, hanno incitato i presenti a sottrarsi ai controlli e allontanarsi con le proprie autovetture, tanto da costringere gli agenti a prelevare materialmente le chiavi di un’ auto per poter procedere al controllo dei due occupanti. Inoltre - spiegano le forze dell'ordine - la stessa titolare ha ceduto di fatto l’uso del proprio esercizio al convivente M.T. dimostrando grave abuso delle licenze in suo possesso.
I SIGILLI. Pertanto, dopo l’ultimo controllo di polizia, è stata inviata al Questore di Foggia, da parte del Commissariato di Cerignola, apposita proposta di sospensione dell’autorizzazione ritenendo che, per le suddette ragioni, la stazione di servizio in questione "rappresenta un grave rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica, dovuta anche ad atti criminosi che possono coinvolgere comuni cittadini e avventori dell’esercizio pubblico in questione".
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di Redazione
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