A FestambienteSud, il procuratore Nicola Gratteri: ‘ndrangheta e tecnologia
Incontro con il noto magistrato
Ancora una volta la criminalità organizzata dà prova di essere estremamente flessibile e capace di stare al passo coi tempi. Non si serve più di picciotti rozzi e sfrontati, ma di abili professionisti con competenze nel settore informatico e finanziario.
IL GRIFONE. Si parlerà di questo domenica 25 agosto, alle ore 19, nella scalinata di via Maraldo a Monte Sant’Angelo (Fg). A farlo, in occasione della presentazione del libro “Il Grifone. Come la tecnologia sta cambiando il volto della ‘ndrangheta”, sarà Nicola Gratteri (coautore con Antonio Nicaso del libro edito da Mondadori), Procuratore della Repubblica di Napoli, da decenni sotto scorta per le sue importantissime indagini ai danni dei mafiosi. La serata sarà introdotta da Franco Salcuni, direttore di FestambienteSud. A dialogare con l’autore e ospite sarà Enrico Fontana, responsabile nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente (la partecipazione all’evento è gratuita, ma è necessaria la prenotazione obbligatoria a questo link).
OLTRE VENTI MILIARDI DI EURO. Le armi dei nuovi ‘ndranghetisti – si legge nella sinossi – “sono oggi hardware e software sofisticatissimi, che permettono di insinuarsi negli angoli più oscuri del web, protetti non dall’antica omertà, ma dall’anonimato che lo spazio digitale consente di mantenere. La ‘scoperta’ delle criptovalute, poi, ha aperto lucrose e inattese prospettive, se si pensa che nel 2022 il volume delle transazioni illecite ha raggiunto il record di 20,6 miliardi di euro”.
SU SCALA GLOBALE. Nicola Gratteri e Antonio Nicaso illustrano questa metamorfosi citando cifre e documenti, a dimostrazione del fatto che la mafia, e in particolare la ‘ndrangheta, agisce ormai su scala globale, spacciando droga, riciclando denaro, compiendo truffe finanziarie e vendendo armi in ogni parte del pianeta, senza nemmeno doversi spostare da casa. In questo peculiare processo di ibridazione, la ‘ndrangheta, come il mitologico grifone, incarna al contempo «valori» tradizionali e nuove istanze, rendendo sempre più fluidi i confini tra legalità e illegalità.
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