Soldi in cambio di assegni a commercianti, condannati tre usurai
La Fondazione Buon Samaritano si era costituita parte civile
Il Tribunale di Foggia ha emesso sentenza di condanna a carico tre gli imputati di usura aggravata con pene che oscillano da anni 2 e mesi 10 ad anni 3 e mesi 4 di reclusione. I soggetti svolgevano la propria attività in alcuni supermercati di Torremaggiore e Lucera. Decisiva è stata la denuncia delle vittime, al loro fianco la Fondazione antiusura Buon Samaritano che, rappresentata dall’avv. Enrico Rando, si era costituita parte civile nel processo.
I PRESTITI. La vicenda si è protratta nel corso degli anni 2006 e 2007 ed ha avuto luogo all’interno dei supermercati, dove avvenivano le “transazioni”. Gli imputati, in concorso tra di loro, uniti dal medesimo disegno criminoso, percepivano interessi usurari attraverso lo scambio di titoli di credito con denaro contante. Alle vittime, esercenti di attività commerciali, veniva consegnata una somma in contanti di importo pari all’assegno consegnato agli usurai decurtato di una percentuale, definita usuraria dalla sentenza di condanna del tribunale.
LA FONDAZIONE. Anche in questa circostanza la Fondazione antiusura Buon Samaritano ha inteso schierarsi accanto alla vittima per farle sentire la vicinanza delle istituzioni, dei cittadini e di quella parte che ha deciso di non arretrare davanti al fenomeno criminale, nonché per dimostrare di quanto sia importante la partecipazione alla fase processuale al fine di agevolare un giusto processo ed adeguate risposte da parte della giustizia.
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