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Le sale protestano, anche La Città del Cinema resta chiusa: "Coprifuoco e niente bar, a queste condizioni impossibile riaprire"

Un esempio, su tutti, per chiarire il concetto: “In programmazione c’è 'Crudelia' e il film Disney con Emma Stone dura 2 ore e 14 minuti. Significa che per rispettare il coprifuoco, l’ultimo spettacolo dovrebbe partire massimo alle 19.30”. A queste condizioni, Mimmo Morsuillo, direttore della Città del Cinema di Foggia, non ci sta. E come lui – come già evidenziato in questo articolo – tante altre sale cinematografiche made in Puglia (e non solo).

IL COPRIFUOCO. La zona gialla, infatti, avrebbe permesso e consentito la riapertura dei cinema. Ma le porte restano ancora chiuse. Per protesta. E, sostanzialmente, perché non conviene. “Non fa piacere a nessuno, restare chiusi è pesante e fa male a tutti – ribadisce Morsuillo -, ma a queste condizioni è davvero impossibile”. Il primo ostacolo è, appunto, il coprifuoco. “E’ impensabile, soprattutto in realtà del Sud Italia abituate a determinati orari, pretendere che i cinema possano riempirsi di gente consentendo proiezioni con l’ultimo avvio intorno alle otto di sera”.

I BAR. L’altro elemento determinante è rappresentato dalle limitazioni sui punti ristoro interni alle strutture: “Vieni a vedere il film ma non puoi prendere neppure una bottiglia d’acqua per assistere alla proiezione: semplicemente assurdo”.

DECRETO FINESTRE.  Altro punto è il diritto di sfruttamento del prodotto cinematografico depauperato dell’esclusività temporale per le sale dall’ultimo ‘Decreto Finestre’ firmato da Franceschini, che consegna l'esercizio alla concorrenza dello streaming: “Era assicurata una finestra commerciale di 105 giorni, la gente sapeva che l’evento era l’uscita del film al cinema poi il passaggio sulle altre piattaforme. Così facendo, invece, si penalizzano le sale e dopo una chiusura così lunga sembra quasi che ci si voglia scagliare contro di noi”.

IL PIAZZALE. Ma quali sono le condizioni determinanti affinché si possa riaprire quanto prima? “Sicuramente l’allungamento del limite del coprifuoco o la sua completa eliminazione possono cambiare qualcosa, ma anche se dovesse riaprire il bar potremmo lavorare per andare in pareggio e non certo per guadagnare. Alle condizioni attuali, in sostanza, si apre a settembre”. Con l’incognita degli eventi all’esterno: “La multisala ha da sempre organizzato eventi estivi all’aperto nel piazzale ma anche su questo punto lo scorso anno siamo stati beffati a causa di rigorose e stringenti limitazioni, alcune delle quali molto discutibili. Vedremo...”.

di Redazione 


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