Stampa questa pagina

Puglia Pride, il day after: “Eravamo in cinquemila e tutti foggiani: la città ha visto cos’è un pride”

Il commento degli organizzatori

“Ci siamo spaventati quando ha iniziato a piovere, nel pomeriggio, tanto che alcuni gruppi della provincia di Foggia sono rimasti a casa proprio a causa della pioggia battente che è caduta qui in Capitanata. Al di là dei numeri però, conta il fatto di aver dimostrato alla città, a chi ancora non lo conoscesse, cos’è realmente un pride”.

LA LIBERTA’ DELLA PARATA. Così Salvatore D’Alessio, attivista di Arcigay Foggia “Le Bigotte”, tra gli organizzatori della manifestazione che ha avuto luogo nel capoluogo daunio sabato 10 giugno, tappa principale del Puglia Pride 2023 (foto di Roberto Moretto e Maurizio Iorio, ndr). Un commento a margine di una sfilata coloratissima e priva di qualsivoglia eccesso, divertente, allegra e, naturalmente, libera. Alla quale – va sottolineato, a umiliazione di qualche commento infelice comparso durante i live sui social network – hanno preso parte intere famiglie, con bambini e minori a seguito, consapevoli di quanto sia importante ed educativo diffondere un messaggio di libertà identitaria prima ancora che sessuale.

SOLO FOGGIANI IN PIAZZA. Numeri minori rispetto al Pride di otto anni fa ma c’è un motivo preciso: “La scorsa volta – spiega ancora D’Alessio – c’erano molti meno pride in giro e la gente venne anche dal Molise, dalla Campania, oltre che dalle province pugliesi. Invece quest’anno, col fatto che ci sarà un pride in ogni provincia pugliese, e con la concomitanza dell’Irpinia Pride, sono venute in piazza solo persone della città e della sua provincia: arrivare a cinquemila partecipanti, comunque, resta un numero significativo e siamo contenti di com’è andata”.

“BALLAVANO SUI BALCONI”. Tra gli aneddoti più simpatici, poi, sicuramente il calore di chi non è riuscito a sfilare, dando “dall’alto” il proprio contributo alla manifestazione. “È stato bellissimo vedere la gente affacciata ai balconi che ci sosteneva – racconta ancora Salvatore D’Alessio – soprattutto nelle zone più popolari: molte di loro sventolavano bandiere e lanciavano coriandoli e stelle filanti verso di noi. Li abbiamo visti ballare sui balconi, applaudirci, c’erano anche persone anziane: in quel momento la parata è letteralmente impazzita”.

di Redazione 


ALTRE NOTIZIE

 COMMENTI
  •  reload