'Questione Iaccarino', il PD diserta l'incontro con il sindaco: "Nessun nostro rappresentante collaborerà con Landella"
"Nessun rappresentante del Partito Democratico ricoprirà incarichi istituzionali al Comune di Foggia o collaborerà in altra forma con il sindaco Franco Landella. Tanto meno io, com'è stato scritto in questi giorni, che rappresento l'intera comunità del PD di Capitanata". Lo afferma la segretaria provinciale del Partito Democratico foggiano Lia Azzarone che rafforza il concetto dichiarando l'inesistenza di "margini di dialogo oggi e nel futuro".
LE DIMISSIONI. "L'Amministrazione Landella è la peggiore degli ultimi 30 anni tanto sotto il profilo amministrativo che politico e lo dimostra proprio la 'questione Iaccarino': il presidente del Consiglio comunale è stato scelto da Landella ed è stato votato dal centrodestra sulla base di un accordo politico siglato da Landella; il sindaco è stato il protagonista della ricomposizione del conflitto politico che portò, appena qualche mese fa, ad un passo dalla revoca del presidente del Consiglio comunale; di nuovo Landella è il promotore di attività politiche e istituzionali confuse e per nulla trasparenti sulla gestione della 'questione Iaccarino'. L'indegnità a rappresentare i foggiani è tanto di Leonardo Iaccarino, che non dovrebbe più entrare nell'aula del Consiglio comunale, che del sindaco Franco Landella, le cui dimissioni sarebbero una liberazione per Foggia".
L'INCONTRO. Di qui la decisione del gruppo consiliare del Partito Democratico di non partecipare alla riunione dei consiglieri comunali, indetta dal sindaco Franco Landella, per discutere la 'questione Iaccarino'.
"La rappresentanza consiliare del Partito Democratico, d'accordo con il segretario cittadino Davide Emanuele, ha deciso di non aderire all'invito del sindaco per una sola e semplice ragione - afferma il capogruppo Pasquale Dell'Aquila -: le dimissioni del presidente del Consiglio comunale Leonardo Iaccarino devono essere formalizzate, cosa non ancora avvenuta, e il Consiglio comunale deve essere convocato per discutere e votare, nelle forme previste dal regolamento. Leonardo Iaccarino, con quel gesto, ha prodotto una lacerazione tra il Palazzo e la Comunità da sanare pubblicamente e dignitosamente. Il Consiglio comunale è l'unico luogo in cui siamo disponibili a discuterne, non è ammissibile altro se davvero vogliamo metterci definitivamente alle spalle una pessima 'questione' istituzionale di cui sono corresponsabili il sin-daco Franco Landella e i consiglieri comunali di centrodestra".
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