La rabbia dei buoni e la signora con lo smartphone: l’ultima speranza della città di Foggia
Sul fuoco appiccato a Parco “Pantanella”
“Se vedete che danno fuoco, dovete chiamare i carabinieri”. Sabato 10 aprile 2021, ore 21 circa, parco cittadino “Pantanella”. Ignoti appiccano il fuoco in un giardino condominiale, suscitando la rabbia di una residente. La donna esce di casa, impugna lo smartphone come fosse un’arma, comincia a riprendere in diretta e costringe alla fuga i vandali.
SE L’ARIA MALSANA TI ENTRA IN CASA. Più che l’incendio in sé – poi rapidamente domato da chi di dovere – a fare il giro del web, a diventare virale, come si dice in questi casi, è la rabbia della donna. Le grida a gola spiegata, il magone, il tormento: la disperazione di una cittadina stanca, condivisa da altri cittadini stanchi. A sfinire questa donna però, non è l’atto vandalico occasionale di qualche imbecille annoiato dalla zona rossa – che anche, va detto, avrebbe potuto avere esiti più seri. Piuttosto, se uno ci pensa, è l’aria. L’aria che da qualche tempo si respira: ecco ciò che non sopporta più la signora con lo smartphone. L’aria malsana che è arrivata persino nel suo quartiere – in teoria residenziale, a modo – e finanche alle porte di casa sua. Quasi dentro.
UN RABBIOSO ATTO CIVICO. A diventare virali, non per nulla, non sono le immagini riprese dal telefonino. D’altronde è buio, si vedono solo sagome e anche l’incendio, il falò di cespugli e detriti, appare e dispare in pochi attimi registrati. A fare il giro dei telefoni sono le parole della donna, quello che dice, le domande che impone ai presenti e le accuse verso i responsabili. I contenuti. E il fatto che lei da sola, con la sola forza di una minaccia di pubblicazione – uno smartphone puntato, appunto –, di un rabbioso atto civico, sia riuscita ad allontanare un gruppo di balordi con chissà quali intenzioni. Ragazzini, forse. Oggi. Futuri uomini domani.
DOVETE CHIAMARE I CARABINIERI. “Bastardi, siete dei bastardi e dei vigliacchi, farete una brutta fine”. Dice la signora con lo smartphone. “Qua si fa una brutta fine”, aggiunge. E ancora: “Pagheranno tutti quanti le conseguenze”. Leggere queste parole, vederle, fa ancora più effetto che ascoltarle dalla viva voce impressa nel video pubblicato sui social. “Se vedete che danno fuoco – dice infine – dovete chiamare i carabinieri”. Questa, in definitiva, la frase più importante: quella che rivolge ai testimoni, ai coetanei dei vandali che hanno appiccato il fuoco.
LA RABBIA DEI BUONI. Cosa vuol dire? Vuol dire che se si denuncia non si è infami, come crede qualcuno e come è opinione sempre più diffusa tra le giovani generazioni. Vuol dire che le annunciate telecamere di videosorveglianza su tutta la città, forse, già ci sono. E c’erano anche prima, quando non esistevano gli smartphone. Vuol dire che l’assunto del finché si ammazzano tra di loro, finché si derubano tra loro, finché si danno fuoco tra loro, è quanto di più falso possa esistere. Le fiamme, prima o poi, ti arrivano in casa. L’aria è guasta, ed è guasta per tutti. Ma se è vero che la rabbia dei buoni è quella più pericolosa, come dicono, allora c’è ancora speranza: la signora con lo smartphone ne è la prova.
Una città allo sbando ancora prima del covid,una amministrazione inconcludente e incapace una opposizione a questo punto corresponsabile visto l assenza,il cambiamento puo venire solo dai cittadini onesti che sono tanti ,dalle associazioni libere e responsabili,dalla società cosidetta civile,facciamo sentire la nostra voce , solo con una grande mobilitazione sociale e culturale si puo cambiare il destino di questa città,le forze politiche che hanno a cuore le sorti della comunita ,che hanno un po di amor proprio e di dignità facciano qualcosa.
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