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Rapine in banca e spaccio di droga: carabineri arrestano la banda di Cerignola

I colpi ghiotti ad Apricena ed Altamura e lo smercio di hashish e cocaina tra Cerignola e Foggia

I carabinieri della Compagnia di Cerignola, alle prime luci dell’alba, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di 5 soggetti di Cerignola, i primi due destinatari della custodia cautelare in carcere, mentre i rimanenti della custodia cautelare in regime di arresti domiciliari. Le accuse a carico degli indagati sono pesanti: rapine in concorso e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

LA BANDA. Gli arrestati sono Luigi Dellerba, classe ’79, Dario Perrucci, classe ’92, Vito Dellerba, classe ’77, Fabio Dellerba, classe ’83, e Pietro Dibartolomeo, classe ’91; tutti, tranne quest'ultimo, erano già noti alle forze dell’ordine. Il periodo oggetto dell’indagine è quello compreso tra il dicembre 2014 ed il marzo 2015.

LE INDAGINI. L’attività condotta dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile, corroborata da penetrante attività tecnica, mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento, nonché riscontri investigativi sul campo, ha permesso di raccogliere inconfutabili elementi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine alla commissione, a vario titolo, di tre rapine, di cui due consumate ed una tentata, commesse in danno di filiali di banche ubicate ad Apricena e Altamura, nonché in ordine a diversi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish avvenuti a Cerignola e Foggia.

IL MODUS OPERANDI. Il modus operandi degli arrestati era sempre lo stesso: uno di loro, solo parzialmente travisato, giungeva per primo nei pressi della filiale della banca obiettivo dei rapinatori. Dopo essersi fatto aprire il bussolotto, il malfattore si travisava completamente mediante cappellino, cappuccio, occhiali da sole o sciarpa, estraeva un taglierino, consentiva l’ingresso del complice e, sotto la minaccia dell'arma bianca, i rapinatori si impossessavano di tutto il denaro al momento presente nelle casse; solo a quel punto, con il bottino, i malviventi si facevano aprire il bussolotto e si dileguavano.

I COLPI IN BANCA. Con la rapina perpetrata in data 19 dicembre 2014 in danno della filiale di Apricena della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, gli autori si impossessavano di quasi 19mila euro, mentre con quella commessa il 4 febbraio 2015 alla filiale di Altamura della stessa banca, depredavano oltre 17mila euro. Tra le due vi era stato un ulteriore tentativo di rapina in data 23 gennaio 2015 in danno della medesima filiale di Altamura che veniva sventato dal direttore della citata banca il quale, fiutato il pericolo, si era rifiutato di aprire il bussolotto impedendo l’ingresso all'"ariete" del gruppo di rapinatori.

di Redazione 


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