Dal viaggio nei luoghi della Shoah realizzato dagli studenti dell’Istituto Superiore “P. Giannone” di San Marco in Lamis, ecco un reportage ricco di articoli, video e immagini a cura degli stessi alunni, coordinati dai docenti Carla Bonfitto, Gian Pasquale La Riccia e Nunzia Gentile. I contributi pubblicati in questa sezione rientrano nel PON in giornalismo condotto dai redattori di Foggia Città Aperta.
“Cara mamma, ti scrivo per dirti che oggi verrò fucilato. Dunque, addio per sempre".
”POSTO CUPO E SURREALE. Queste sono le parole di un semplice ragazzo che oggi, come allora, risuonano nello straziante silenzio di quel posto cupo e surreale. Un pezzo di una breve lettera dove saluta per l’ultima volta sua madre e la sua famiglia, data l’imminente morte. Sono le parole di una persona sola ma che racchiudono le urla, il dolore di quindici milioni di uomini, donne, bambini e il silenzio di molti.
UNO DEI TANTI LAGER. La Risiera di San Sabba è stato uno dei tanti lager nazisti presenti nel mondo, situato a Trieste. Gli studenti dell’Istituto P. Giannone di San Marco in Lamis l’hanno visitata nel corso di un viaggio che, da metà a fine febbraio, li ha portati sino ad Auschwitz, ripercorrendo i luoghi della Shoah.
DA LUOGO DI TRANSITO A LUOGO DI MORTE. Inizialmente usato per la detenzione e il transito di migliaia di persone, poi, semplicemente, come luogo di morte: i decessi, infatti, in questo campo, sono stati innumerevoli. Davanti ad avvenimenti del genere non si può di certo restare a guardare: la memoria nelle nostre menti deve rimanere viva, per sempre.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.