Chiude
a Sant’Agata
di Puglia l’edizione
estiva del Festival
dei Monti Dauni, con il dodicesimo appuntamento di questo XVII anno
di kermesse. Finisce almeno per il momento ma non si esclude che ci
potranno essere delle novità nel periodo invernale.
IL CONCERTO. Chiude,
intanto, con la musica antica, questa prima parte di cartellone,
presentando le “Chimere
Musicali”
dell’ensemble
“Cesare Marotta”
domenica 8 settembre, alle 18.30 presso la chiesa della Trinità in
collaborazione con il Comune di Sant’Agata.
Ad
esibirsi Gilberto
Scordari,
all’organo
e basso continuo, Giovanni
Rota,
al violino barocco e Giulia
Eletta Breschi,
a fagotto e dulciana, tutti musicisti e
docenti specialisti del genere, alle prese con strumenti d’epoca. L’ensemble
omaggia il clavicembalista
Cesare Vito Marotta,
nato alla
fine del Cinquecento
proprio a Sant’Agata di Puglia (1580-1630). “La
riscoperta dell’early
music
è un’opzione inscindibile verso cui si proietteranno le future
edizioni, volendo divenire un punto di riferimento dell’attività
didattica specialistica”:
spiega il direttore
artistico Agostino Ruscillo.
IL FESTIVAL. Quest’anno
il
Festival itinerante nei borghi più belli della Daunia è partito a febbraio con la
presentazione del primo album di Mara De Mutiis presso il Teatro
Umberto Giordano di Foggia, ha poi incantato i comuni di Deliceto,
Orsara di Puglia, Panni e Bovino, prima dell’ultima tappa
santagatese.
Il
Festival dei Monti Dauni rientra nella Rete “D.A.M.A.” sostenuta
dalla Regione Puglia – Patto per la Puglia - FSC 2014-2020.