Scuole chiuse, il ministro Azzolina 'sconfessa' Emiliano: "Riaprire subito, il problema è l'organizzazione della Sanità regionale"
L'intervento dopo la decisione di tenere gli studenti a casa fino al 24 novembre
Contraddice Emiliano e invitare il presidente della regione Puglia a riaprire le scuole. Il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina attacca il governatore regionale sulla decisione di tenere gli studenti di ogni ordine e grado a casa fino al 24 novmbre.
I CONTAGI. "La Regione Puglia ha sospeso le attività didattiche in presenza definendo ‘impressionante’ il numero dei contagi - scrive il ministro - . Eppure, secondo quanto ci ha comunicato, si tratta di 417 studenti risultati positivi (su una popolazione studentesca di 562 mila). La stessa Regione ha poi ammesso che il problema in realtà non è la diffusione del virus all’interno delle scuole ma l’organizzazione del lavoro della Sanità regionale.
Pensare di risolvere il problema chiudendo le scuole è una mera illusione. Perché i ragazzi escono, anzi usciranno di più e rischieranno di contagiarsi. A scuola invece, non solo ci sono misure di sicurezza, ma anche protocolli che permettono controllo e tracciamento".
LA SCUOLA NON E' UN PROBLEMA. Da qui, l'invito del ministro. "Si riaprano al più presto le scuole, evitando conseguenze gravi, presenti e future, per gli studenti e per le famiglie.
Sono sommersa in queste ore da messaggi di sconforto, delusione e amarezza. La comunità scolastica pugliese nei mesi scorsi ha lavorato tantissimo, per preparare le scuole alla riapertura. Dimostrando spirito di sacrificio e responsabilità. La stessa che oggi è richiesta a tutti gli attori istituzionali per non togliere alle bambine e ai bambini momenti di socialità, studio, impegno e crescita.
La scuola non è 'un problema' come qualcuno ha scritto. La scuola è futuro e speranza".
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