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Se il nulla diventa un modello: ecco “Il gregge”, il nuovo romanzo di Davide Grittani

In uscita il prossimo 15 febbraio

“Vi presento Il gregge, non soltanto un romanzo ma la testimonianza di come il nulla sia divenuto modello”. Lo scrittore e giornalista Davide Grittani racconta a “Foggia Città Aperta” il suo nuovo romanzo, dal 15 febbraio in libreria.

UNA COMMEDIA AMARISSIMA. A tre anni di distanza dall’ultimo libro dal titolo “La bambina dagli occhi d’oliva”, Davide Grittani torna in libreria con “Il gregge” (Alter Ego Edizioni). «Una commedia amara, amarissima» come la definisce l’autore stesso. Foggiano, 54 anni la prossima estate, editorialista del Corriere del Mezzogiorno con altri 4 romanzi già alle spalle (“Rondò”, 1998; “E invece io”, 2016 e candidato al premio Strega 2017; “La rampicante”, 2018 e candidato al premio Strega 2019; “La bambina dagli occhi d’oliva”, 2021), Grittani con “Il gregge” conferma il suo impegno nella cosiddetta “narrativa dal vero”, ispirata cioè da fatti o episodi di cronaca realmente accaduti.

IL CONSENSO. “Stavo lavorando a un romanzo sulla vanità alla base di alcuni nostri comportamenti, sulle ossessioni compulsive della società moderna, quando mi sono accorto che tutte le ricerche sociologiche che stavo facendo portavano quasi unanimemente verso la politica, verso la sua oggettiva mediocrità – racconta Davide Grittani a Foggia Città Aperta –. Sempre documentandomi sul libro che intendevo scrivere, sono quindi capitato in questa storia straordinaria e al tempo stesso inquietante, cioè l’elezione di un candidato sindaco nell’ambito di una consultazione elettorale del tutto anomala avvenuta a Sulmona nel 2013. Era chiaro che l’interrogativo non era più relativo all’accaduto, ma molto più attinente alla percezione della nostra politica. L’interrogativo era diventato cos’è davvero il consenso? Cosa sappiamo noi del consenso?”

LA CAMPAGNA ELETTORALE, LA DERIVA ETICA. In una città immaginaria, un candidato a sindaco richiama i suoi compagni di classe a fargli la campagna elettorale. La breve epopea che ne segue, fatta di luridi misfatti e orrende scorrettezze, da satira diventa inevitabilmente metafora dei nostri tempi e soprattutto della deriva etica degli italiani. “In molti mi chiedono se questa trama abbia in qualche modo a che fare con l’esperienza dello scioglimento per mafia dell’amministrazione comunale della mia città, Foggia. Rispondo – argomenta Grittani – che assolutamente non è stata quella la fonte di ispirazione”.

LO SCIOGLIMENTO PER MAFIA. “Quando il Comune di Foggia è stato sciolto per mafia stavo già scrivendo questo romanzo, inoltre il mio cono di osservazione letteraria è molto più ampio di una vicenda triste come quella successa, purtroppo, a diversi comuni della Capitanata e del resto d’Italia. Ma a chi mi chiede cos’abbiamo imparato dallo scioglimento per mafia, rispondo senza esitazione che secondo me abbiamo imparato poco, quasi nulla. Non si tratta solo di infiltrazioni mafiose nelle istituzioni, tra i cittadini (anche i più insospettabili) è passata una pericolosa idea d’impunità secondo cui chi pretende dal prossimo una condotta etica adeguata è semplicemente uno sfigato: uno che non merita di abitare la giungla, che non sa far parte del gregge".

IL TOUR DI PRESENTAZIONI. L’autore comincerà il 3 febbraio da Manfredonia un lungo giro di presentazioni che lo porterà in molte città italiane, prima delle diverse rassegne letterarie estive a cui il romanzo è stato già invitato. "Farò i mesi più duri dell’inverno non lontano da casa, con tappe di presentazione intermedie, per poi spostarmi più al centro e poi al nord. Abbiamo ricevuto molti inviti a presentare il romanzo in giro, questo mi fa ben sperare sul fatto che possa essere accolto con curiosità e con il coraggio che secondo me merita. Compreso Torino, dove tornerò per il Salone del Libro. La gente vuol sapere cosa ne pensano gli scrittori e gli intellettuali su determinati argomenti, ma soprattutto c’è bisogno del loro impegno visto che, soprattutto a causa del loro disimpegno, ci troviamo nella condizione di vuoto valoriale che attraversiamo. Il gregge, non è solo un romanzo ma una dura e impietosa testimonianza di come il nulla sia divenuto per molti un modello".

di Redazione 


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