Segnaletica e semafori, il Comune revoca l’appalto:
infiltrazioni mafiose nella ditta aggiudicatrice
Il provvedimento di interdittiva antimafia era arrivato dalla Prefettura ad aprile. Ma ora, anche il Comune di Foggia ha dovuto adottare il provvedimento di risoluzione del contratto. E così, da Palazzo di Città è stato revocato l’appalto alla ‘Segnaletica Meridionale’ che lo scorso giugno si è aggiudicata, dal Comune di Foggia, in Associazione Temporanea con la Sud Segnal srl, l'appalto quinquennale per un valore di 2,5 milioni di euro della gestione degli impianti semaforici e della segnaletica orizzontale e verticale cittadina (LEGGI LA VICENDA: Appalto segnaletica e semafori, Prefettura blocca l'azienda vincitrice: "Possibili infiltrazioni mafiose").
IL PROVVEDIMENTO. “Gli elementi oggettivi raccolti – ha scritto il Prefetto nel provvedimento - suffragano il quadro indiziario della presenza di possibili situazioni di infiltrazioni mafiose tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi della società”. Nell'interdittiva, si evidenzia come sussistano “concreti elementi da cui risulta che l'attività d'impresa possa, anche in modo indiretto, agevolare le attività criminose e di esserne in qualche modo condizionata”. Le indagini svolte dagli organi di polizia nei confronti dell'amministratrice attuale della società, Veronica Colecchia, figlia del fondatore Giuliano deceduto pochi mesi fa, hanno consentito di appurare che il suo compagno convivente è Pasquale Moretti, elemento di spicco del clan Moretti-Lanza-Pellegrino.
IL SECONDO CLASSIFICATO. Il Comune si riserva ora l’adozione di ulteriori provvedimenti finalizzati all’aggiudicazione in favore del secondo classificato, individuato nel Consorzio Nazionale Cooperative di Produzione e Lavoro “Ciro Menotti”, con sede legale a Ravenna, che ha confermato la piena disponibilità a subentrare nel contratto
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