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Senza nulla osta sanitario, gestivano struttura maltrattando animali: sequestrato canile "fantasma"

All'interno anche cavalli e un cinghiale

Hanno sequestrato un canile ‘fantasma’ e salvato 400 cani. È l’esito del controllo operato - il 30 aprile scorso - dagli agenti del Nucleo Investigativo del Corpo forestale dello Stato di Foggia e del Comando Stazione di Manfredonia, intervenuti a Cerignola presso il canile comunale gestito dall’Associazione Protezione Animali (A.P.A.C.).

OLTRE IL LIMITE. Le condizioni della struttura, dalle prime verifiche svolte dagli Agenti intervenuti con l’ausilio del Servizio Veterinario della ASL di zona, sono apparse da subito precarie e inadeguate al corretto ricovero di animali domestici. Le verifiche sono state estese anche ad alcuni locali adibiti a ricovero per animali (di proprietà di una donna, G.G. di Cerignola, presidente e responsabile A.P.A.C.) e hanno permesso di appurare che all’interno di tali strutture risultavano essere custoditi oltre a vari cani, anche alcuni cavalli e un cinghiale privi di microchip. Da una verifica documentale si è accertato che il canile risultava essere sprovvisto del nulla osta sanitario, mentre i 400 cani ospitati erano ben oltre il limite numerico consentito.

STRUTTURA NON IDONEA. Gli Agenti hanno costatato, inoltre, che all’interno delle strutture erano presenti anche numerosi cuccioli. Di fatto molti dei cani randagi in affidamento non erano stati neppure sottoposti ai minimi trattamenti sanitari, ovvero sterilizzazione e assistenza sanitaria prestata dal veterinario convenzionato con l’Associazione inesistente, vivevano in condizioni precarie ed inammissibili. Inoltre, a causa dell’assenza dei requisiti minimi di benessere animale e delle pessime condizioni igienico-sanitarie la struttura era stata già dichiarata non idonea dal competente Servizio Veterinario della ASL di Cerignola.

CONVENZIONE SCADUTA. Al termine del controllo gli Agenti del Corpo Forestale hanno sottoposto a sequestro sanitario gli oltre 400 cani non regolarmente detenuti e l’intero canile rifugio. Al fine di garantire la sopravvivenza degli animali e la loro corretta cura l’intera struttura è stata messa nella disponibilità del sindaco di Cerignola, quale Autorità sanitaria comunale. Sono in corso ulteriori indagini a carico della regolarità dell’A.P.A.C. e del rapporto convenzionale con il Comune, ormai scaduta da diverso tempo e mai rinnovata con l’Ente Comunale.

TRUFFA E MALTRATTAMENTO. Pertanto, presidente e responsabili dell’A.P.A.C. sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per maltrattamento animali e truffa aggravata ai danni dell’ente comunale.

di Redazione 


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