Stampa questa pagina

Sequestrata discarica a Cerignola, denunciato il sindaco. Usato drone per filmare "comportamenti illegali"

I carabinieri del Noe, in collaborazione con i tecnici dell'Arpa Puglia, hanno sottoposto a sequestro preventivo con facoltà d'uso un'area in località 'Forcone Tafiero' dell'estensione di circa 17mila mq adibita a discarica comunale di Cerignola.

LE DENUNCE. Sono stati denunciati per violazioni alle norme ambientali il legale rappresentante della discarica, il direttore generale e il presidente del Consorzio bacino Fg/4 (tra l'altro sindaco di Cerignola, Franco Metta) e il direttore tecnico. Per gli investigatori avrebbero gestito e smaltito illecitamente rifiuti solidi urbani senza adeguata biostabilizzazione. 

IL DRONE. Per controllare la discarica i militari si sono serviti anche di un drone che, portato all'altezza di 200 metri, ha potuto "cristallizzare tramite video in altissima risoluzione tutti i comportamenti illegali e scorretti posti in essere".

IL COMMENTO DI LEGAMBIENTE. «Il sequestro della discarica a Cerignola evidenzia ancora una volta le criticità del ciclo dei rifiuti in Puglia, fondato interamente sull’uso delle discariche. Pertanto, vista l’ennesima proroga dell’ecotassa, non possiamo non lanciare un forte appello ai sindaci affinché incentivino la riduzione dello smaltimento dei rifiuti in discarica attraverso l’avvio immediato della raccolta differenziata porta a porta, così come hanno fatto i pochi amministratori dei Comuni ricicloni pugliesi»: è questo il commento di Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, a margine della notizia del sequestro dei carabinieri del Noe della discarica comunale di Cerignola.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload