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Slow Park, servono altri lavori: 230mila euro per tende e coperture contro "le condizioni climatiche avverse"

Sembrava tutto pronto per l'apertura. Da un momento all'altro si attendeva che lo Slow park, il nuovo polo di aggregazione nel cuore del Quartiere Ferrovia, inserito nel Programma di riqualificazione urbana "Da periferia a perferia", venisse inaugurato. E invece, il cartello dei 'Lavori in corso' continuerà a sostare sulla recinzione, dato che una determina dirigenziale del Comune di Foggia ha previsto un ulteriore impegno di spesa di 229mila euro per lavori e installazioni nell'area mercatale in adiacenza al nodo intermodale. Il motivo è che sono necessarie delle "lavorazioni e installazioni emerse come indispensabili da eseguire, intervenute in corso d’opera, finalizzate a migliorare la fruizione della intera struttura durante i periodi di condizioni climatiche avverse". In sostanza, sono stati necessari cinque anni dall'approvazione del progetto e tre dall'avvio dei lavori per comprendere che fossero necessarie delle strutture per proteggere i potenziali fruitori dell'area da pioggia e vento nel periodo invernale ed eccesso di calore nel periodo estivo.

I LAVORI PREVISTI. Come si legge nel provvedimento, il 19 ottobre il Responsabile Unico del Procedimento, Geom. Rocco Fatibene, a mezzo pec, ha richiesto alla Direzione Lavori la redazione di una soluzione tecnica/progettuale per integrare e migliorare le strutture esterne (pergole) a servizio dei luoghi di fruizione comuni e delle relative attività commerciali, a seguito della quale è stata elaborata la relazione tecnica ed economica per le opere supplementari. Questi lavori consistono nella fornitura e posa in opera di 14 strutture a copertura dello spazio tra la struttura in legno e le pergole e 13 tende scorrevoli, realizzate in tessuto tecnico waterproof, per le coperture mobili delle pergole. Inoltre, è necessario il potenziamento dell’illuminazione della parte antistante l’ingresso principale, da eseguire mediante l’ampliamento delle linee elettriche e le forniture e posa in opera di 4 pali conici, 4 corpi illuminanti Led e 3 Applique bidirezionali.  E così l'impegno di spesa del provvedimento firmato dal dirigente Affatato, visto che 58mila euro risultano già disponibili in riferimento ad impegni già contratti propri dell’opera e altri 44mila euro trovano altra copertura, è di 129mila euro per "Manutenzione straordinaria di immobili comunali".

L'APPALTO. Quello dello Slow Park è un cantiere travagliato. Voluto dall'Amministrazione Landella e inizialmente finanziato interamente dal Governo nell'ambito del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, il progetto ha poi subito una perizia di variante di circa 300mila euro, che ha portato l'importo dei lavori a superare i 3 milioni di euro. Le due società impegnate a realizzare l’opera, la Edil Sell.A srl i cui locali furono perquisiti dalla Guardia di Finanza e la In Opera srl facevano capo a Luca Leccese, amministratore e legale rappresentante di entrambe nonché titolare delle quote al 100% della prima e al 98% della seconda, con il restante 2% di proprietà della figlia Alessia. A gennaio 2022, pochi giorni dopo lo scoppio dell’inchiesta sulle mazzette in Regione e l’arresto di Luca Leccese, l’imprenditore foggiano fece un passo indietro lasciando il posto di amministratore al figlio Elio. Qualche mese dopo, il 23 giugno 2022,ha ceduto anche le quote, donandole allo stesso figlio. Tanto è bastato al Comune, con una determina dell’ottobre 2022, per ritenere confermati in capo alle società i requisiti generali di onorabiltà previsti dal Codice degli Appalti. 

di Redazione 


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