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LE PROTESTE DEI CITTADINI. Detto in parole povere, l'abbonamento resta valido ma con un ritocco del prezzo, ovviamente verso l'alto, giustificato dalla (presunta) necessità di dover emettere i titoli intestati alla nuova impresa concessionaria. Una situazione che sta ovviamente creando malumori nei residenti che hanno scoperto questa "integrazione". “Nonostante sia in possesso di un abbonamento fino a maggio 2024, mi viene chiesta un'integrazione” scrive una lettrice a Foggia Città Aperta “che per quanto mi riguarda mi costerà 200 euro. Io mi chiedo, ma è lecito tutto ciò? Se io in questo momento non ho la possibilità di pagare questi 200 euro? sono fortemente indignata, se lo avessi saputo non lo avrei sicuramente fatto”.
I CHIARIMENTI. Parole condivisibili che giriamo al Comune. Anche perché regna molta confusione. Secondo quanto riferisce l'ufficio stampa della Gps, la richiesta di integrazione della tariffa versata proviene direttamente da Palazzo di Città da cui però non è pervenuta alcuna comunicazione. Sarà necessario allora fare luce sulle modalità previste per il passaggio di consegna. L'era della Gps per ora comincia male. Ai cittadini, prima di ogni cosa, serve assicurare chiarezza.
Comincia (male) l'era GPS: abbonamento valido fino a "naturale scadenza"? Sì, ma pagando di più
L'annuncio era stato un po' troppo entusiasta: "Gli abbonamenti attivati con il precedente gestore rimangono validi fino alla naturale scadenza". Alla comunicazione della GPS, però, mancava un pezzo. La nuova società chiamata a gestire la sosta tariffata a Foggia, infatti, si era "dimenticata" un piccolo particolare che ora, a pochi giorni dall'avvio ufficiale dopo la pausa di oltre un mese, emerge chiaramente: "Sarà necessario sostituire i precedenti abbonamenti con i nuovi titoli di sosta emessi da GPS Global Parking Solutions. L'attivazione comporterà un'integrazione di adeguamento al tariffario previsto dal nuovo regolamento della sosta del Comune di Foggia. Gli abbonamenti emessi avranno decorrenza dalla data di inizio gestione (17 luglio 2023).
LE PROTESTE DEI CITTADINI. Detto in parole povere, l'abbonamento resta valido ma con un ritocco del prezzo, ovviamente verso l'alto, giustificato dalla (presunta) necessità di dover emettere i titoli intestati alla nuova impresa concessionaria. Una situazione che sta ovviamente creando malumori nei residenti che hanno scoperto questa "integrazione". “Nonostante sia in possesso di un abbonamento fino a maggio 2024, mi viene chiesta un'integrazione” scrive una lettrice a Foggia Città Aperta “che per quanto mi riguarda mi costerà 200 euro. Io mi chiedo, ma è lecito tutto ciò? Se io in questo momento non ho la possibilità di pagare questi 200 euro? sono fortemente indignata, se lo avessi saputo non lo avrei sicuramente fatto”.
I CHIARIMENTI. Parole condivisibili che giriamo al Comune. Anche perché regna molta confusione. Secondo quanto riferisce l'ufficio stampa della Gps, la richiesta di integrazione della tariffa versata proviene direttamente da Palazzo di Città da cui però non è pervenuta alcuna comunicazione. Sarà necessario allora fare luce sulle modalità previste per il passaggio di consegna. L'era della Gps per ora comincia male. Ai cittadini, prima di ogni cosa, serve assicurare chiarezza.
di Redazione
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