Il caso sollevato da
Foggia Città Aperta, con lo sconto "mascherato" della GPS e la scomparsa della tariffa minima in zona rossa, approda in Comune. Con una nota stampa, infatti, il consigliere Antonio De Sabato chiede all'Amministrazione Comunale di "attivare tutti gli strumenti a propria disposizione per fare chiarezza" (
Leggi: Parcheggi, altro che sconto di 20 centesimi: in zona rossa "scompare" la tariffa minima ai parcometri)
LA VICENDA. Com'è noto, a partire dall' 1 giugno, la GPS – azienda incaricata della gestione della sosta tariffata – ha introdotto quella che è stata annunciata come una misura vantaggiosa per gli utenti: la riduzione a 1 euro della prima ora di sosta nelle zone rosse, contro gli ordinari 1,20 euro.
Una novità che, però, cela un cambiamento tutt’altro che trascurabile: la scomparsa della tariffa minima. Di fatto, oggi non è più possibile pagare per una frazione oraria – ad esempio 30 minuti a 60 centesimi – come accadeva in precedenza. I parcometri rifiutano qualsiasi importo inferiore a un euro, obbligando gli utenti a pagare per un’intera ora anche quando la sosta necessaria è molto più breve.
Un dettaglio mai comunicato pubblicamente, né dalla GPS né dal Comune, e che appare in netta contraddizione con lo spirito di servizio pubblico che dovrebbe caratterizzare la gestione di uno spazio urbano condiviso. Di fatto, si tratta di un’operazione che annulla ogni reale vantaggio per i cittadini: i 20 centesimi di “sconto” vengono compensati – anzi, superati – dalla cancellazione della tariffa minima, generando così un aumento mascherato dei costi per l’utenza.