Esce dall'ospedale ma entra in carcere: arrestato Ivan Narciso, vittima dell'agguato in viale Europa
Esce dall’ospedale ma entra in carcere. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del
Comando Provinciale di Foggia hanno infatti dato esecuzione a un’ordinanza di
custodia cautelare applicativa del carcere emessa dal Tribunale di Bari, su
richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo, a carico di Ivan
Narciso, vittima dell’agguato armato del 21 ottobre scorso (Leggi: Sparatoria a Foggia, ferito su viale Europa Ivan Narciso). Il 32enne era già
sottoposto agli arresti domiciliari in conseguenza dell’operazione antimafia
convenzionalmente nota come “Decimabis”,
per la quale, tra l’altro, ha già riportato una condanna in 1° grado a seguito
di giudizio abbreviato.
I CONTROLLI. In particolare, gli investigatori
dell’Arma, in relazione alle indagini avviate in conseguenza dell’efferato
delitto di presunta matrice mafiosa, dirette e coordinate dalla DDA di Bari,
hanno accertato una pluralità di violazioni alle prescrizioni inerenti la
misura degli arresti domiciliari sino a quel momento in atto. Durante il
sopralluogo svolto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, con il contributo tecnico
della dipendente Sezione Investigazioni Scientifiche, sono state riscontrate
diverse presumibili anomalie, tra le quali anche il rinvenimento di una somma
di denaro il cui possesso, unitamente ad altro materiale ritenuto utile alle
indagini, secondo i primi accertamenti eseguiti dagli Inquirenti, è risultato
ingiustificato da parte dell’interessato, motivo per il quale si è proceduto
difatti al relativo sequestro preventivo.
COINVOLTO IN LOGICHE CRIMINALI. Sulla
scorta di tali elementi, il Tribunale di Bari – Ufficio del Gip/Gup,
evidenziando nel proprio provvedimento di aggravamento, con elevato grado di
probabilità, come l’arrestato abbia mantenuto contatti con la criminalità
organizzata locale, risultando così l’agguato commesso ai suoi danni un
indicatore importante del suo perdurante coinvolgimento in logiche criminali,
ha sostituito la misura in atto degli arresti domiciliari con la custodia
cautelare in carcere. Oggi, 27 ottobre, quindi, dopo la dimissione
dall’Ospedale di Foggia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Foggia hanno
dato esecuzione a tale ordinanza e così tradotto in carcere l’uomo, per essere
messo a disposizione dell’A.G. competente.
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