LA MOZIONE. "A sei mesi dall'insediamento dell'amministrazione Episcopo- commenta Soragnese -, noi consiglieri di minoranza assistiamo increduli ad un esercizio di retorica e certificazione del nulla da parte degli esponenti esecutivi e consiliari della maggioranza, che o ratificano e pontificano su atti immaginati e messi a punto da chi li ha preceduti o, come accaduto in maniera peggiorativa per il bando per il cartellone estivo copiano e incollano progetti e idee di altri". A margine del Consiglio comunale del 12 giugno, Soragnese evidenzia come "sullo Sportello Europa, mozione che ho protocollato sin da febbraio, è emerso tutto il pressappochismo e la mancata unità del campo largo. Se da un lato molti eletti erano aperti alla possibilità che una importante progettualità potesse provenire dai banchi della minoranza, dall'altro ha prevalso il becero spirito di casacca, per il quale un'idea, pur brillante e meritevole di attenzione e approfondimento, va cestinata solo perché maturata in un campo politico avverso. Mi è stato addirittura chiesto in Aula di ritirare la mozione, ritirare un atto dal quale l'amministrazione ha attinto proposte e spunti, ma che non condivide semplicemente perché proveniente dall'opposizione!
Per cosa siamo stati chiamati in questi mesi in Consiglio? Esistono idee partorite dalla Giunta Episcopo per la città?
È palese che quando non si tratta di votare atti inderogabili come il bilancio o altri documenti tassativi la maggioranza non fa altro che bloccare la minoranza sulle nostre proposte ideative in modo da farne poi dei copia incolla mesi e mesi dopo".
LE OCCASIONI. Per la consigliera comunale di minoranza, "è facile oggi sostenere che l'amministrazione si stia attivando sulle politiche europee, quando in realtà non esiste un barlume di originalità nelle azioni messe in campo, che appaiono uno sterile e impoverito ritratto di ciò che avevo enumerato nella mia mozione.
La città non merita lotte di primigenia a maggior ragione quando chi dovrebbe governare la cosa pubblica sembra privo di iniziative e proposte minime sia politiche sia tecniche.
La nostra comunità chiede soluzioni rapide, reclama efficienza, lavoro e dedizione sulle tante occasioni che arrivano dalla UE. O vogliamo pensare che a questo esecutivo bastino le allegre missioni pagate dall'Ente a Bruxelles?".
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