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Stadio, il Comune ci ritenta: nuovo avviso pubblico per la gestione dello Zaccheria TUTTI I DETTAGLI

Dopo la gara deserta per la concessione, parte la procedura negoziata

Il Comune di Foggia ci prova di nuovo. Dopo la gara, andata deserta nel mese scorso, è stato pubblicato lo scorso 2 settembre, sul sito istituzionale dell'ente, l'avviso pubblico esplorativo per la presentazione di manifestazioni di interesse per la concessione a privati dello stadio Zaccheria. Il canone previsto resta di 82mila euro annui per una durata di tre anni.

LO STADIO. A Palazzo di Città, dunque, si sta tentando di risolvere la 'grana' Zaccheria dopo che il presidente del Calcio Foggia, Nicola Canonico - la società che negli anni scorsi si è sempre aggiudicata la concessione – ha scelto di non partecipare al bando dopo averlo anticipato pubblicamente. Le condizioni fissate sono state ritenute onerose: 69mila euro per la disponibilità dell'impianto, 13mila euro per la possibilità di posizionare impianti pubblicitari e una percentuale del 5% sugli incassi delle singole partite. Nessuno ha risposto al bando e ora il Comune ci ritenta.

LA NUOVA PROCEDURA. La scelta adottata è quella della cosiddetta procedura negoziata, una modalità prevista dal codice degli appalti pubblici proprio nel caso in cui, in un primo tentativo, nessun operatore economico partecipa al bando. Se, a seguito di questo avviso, dovessero giungere manifestazioni d’interesse, gli uffici del Comune saranno autorizzati a ‘trattare’ con gli operatori partecipanti - a intavolare appunto una procedura negoziata - e a scegliere l’offerta economicamente più vantaggiosa.

I COSTI. Nicola Canonico presenterà questa volta la manifestazione d’interesse per conto del Calcio Foggia? E il canone offerto si discosterà molto da quanto stabilito in prima analisi dalla commissione straordinaria? La scadenza per la presentazione delle istanze è fissata alle ore 12 di lunedì 12 settembre. Di certo la questione va risolta. Per consentire l’iscrizione al campionato della squadra rossonera, la commissione straordinaria rilasciò lo scorso 9 giugno un generico nulla osta all’utilizzo dello Zaccheria in occasione del campionato di calcio. Lo scorso 31 agosto, invece, la società Calcio Foggia è stata autorizzata a utilizzare l’impianto puntualmente per le gare del 4 settembre (quella giocata con il Latina), del 15 settembre (contro la Virtus Francavilla) e del 24 settembre (contro il Pescara). È stato, inoltre, concesso l’utilizzo nelle giornate precedenti per l’allenamento di rifinitura e per la conferenza stampa della vigilia. In tutto sei giornate. Tenendo conto del regolamento di utilizzo giornaliero dello Zaccheria (5mila euro), si tratterebbe di un costo di 30mila euro solo per il mese di settembre.

LA MANUTENZIONE. Al netto di accordi particolari (difficili da ipotizzare con il commissariamento), è chiaro che i conti non tornano. A Canonico conviene proseguire su questa strada? Vero è che nella diatriba rientrano anche i costi di manutenzione dello stadio che, in caso di accordo, passerebbero a carico del concessionario, cioè del Calcio Foggia. E al Comune devono essersi accorti che non si tratta proprio di due spiccioli. Gli uffici comunali si sono dovuti fare carico solo nel mese di agosto del servizio di montaggio e smontaggio delle cancellate di prefiltraggio (90mila euro per l’intero anno), del servizio di manutenzione degli impianti elettrici (25mila euro) e poi di una serie di costi per l’inizio della stagione, dalla pulizia alla cura del verde fino alla verifica della staticità degli alberi all’interno dell’impianto (10mila euro). Per non parlare dei lavori di cura del manto erboso autorizzati già a luglio (altri 10mila euro circa). Insomma, anche la commissione straordinaria non sarà contenta di conservare questa ‘patata bollente’. Un capitolo a parte, infine, meriterebbe il servizio di vigilanza agli ingressi (cosiddetto stewarding). Gli uffici comunali, probabilmente presi dalla foga di questa inaspettata responsabilità nella gestione dello stadio, si sono accollati il costo di circa 9mila euro per la prima gara di campionato. Ma almeno su questo la normativa è chiara: il costo del servizio è a carico delle società sportive organizzatrici. In altre parole del Calcio Foggia di Canonico.

di Michele Gramazio


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