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Si invaghisce della cassiera e comincia a perseguitarla, arrestato 33enne

Le molestie erano iniziate nel maggio scorso

È stato arrestato dai Carabinieri di Foggia Noufou Bara, 33 anni cittadino del Burkina Faso, per il reato di atti persecutori ai danni di una donna impiegata in un bar di un’area di servizio sulla SS89.

LA PRECEDENTE VIOLENZA. La vittima, dopo aver chiamato i militari, aveva raccontato che da alcune ore l’uomo si era appostato davanti al bar per osservare i suoi movimenti. I due già si conoscevano da tempo poiché l’uomo, nel mese di giugno dell’anno scorso, era stato arrestato per tentata violenza sessuale dopo aver aggredito la ragazza tentando di baciarla.

L’INIZIO DELLE PERSECUZIONI. Tutto era iniziato nel maggio del 2014 quando lo stalker aveva cominciato a frequentare il bar dove la ragazza lavora come cassiera. Dopo essersi invaghito della donna, tra l’altro già sposata, si era presentato presso l’attività ogni giorno, sostando per diverse ore e tentando di approcciarla con inviti ad uscire ed appostamenti. Inoltre, l’uomo aveva addirittura tentato di entrare nella macchina della donna. Altre volte, dopo essere entrato nel bar, si era rivolto agli altri avventori gridando loro di essere il fidanzato della donna e aggiungendo che si sarebbero sposati.

IL PRECEDENTE ARRESTO. La vittima, ormai esasperata e presa da uno stato d’ansia e timore, insieme al titolare dell’attività aveva invitato più volte l’uomo ad andarsene senza però ottenere alcun risultato. Le molestie erano diventate sempre più pericolose fino quando una sera di giugno lo stalker era entrato nell’attività, in orario di chiusura, e aveva aggredito la donna cercando di baciarla. La vittima era riuscita a fuggire e solo grazie all’intervento di una pattuglia dei carabinieri, che si trovava in zona, l’uomo era stato fermato ed arrestato.

LE NUOVE PERSECUZIONI. Lo stalker, una volta tornato in libertà, nel mese di dicembre, aveva ricominciato a perseguitare la donna. Da molti giorni infatti, l’uomo si presentava nuovamente, con frequenza quotidiana, presso il medesimo bar, allo scopo di molestarla, intrattenendosi per l’intera durata del turno di lavoro, anche per 5/6 ore ininterrottamente, e costringendo la ragazza a rifugiarsi in ufficio, senza poter lavorare.

LA DENUNCIA. Ormai provata fisicamente e psicologicamente, temendo per la propria incolumità e per quella del bambino che porta in grembo, la vittima ha deciso ancora una volta di allertare i Carabinieri e di mettere fine a questo incubo. L’uomo, che tra l’altro risulta destinatario di un ordine di espulsione emesso del Prefetto di Pordenone, è stato associato alla Casa Circondariale di Foggia e, dopo il rito per direttissima, è stato raggiunto dalla misura del divieto di avvicinamento.

di Alessandro Galano


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