Stato di agitazione nella Polizia Locale, gli altri sindacati rispondono: ”USB non rappresentativa e non parla a nome di tutti”
I segretari sindacali della FP CGIL Mario La Vecchia, della CISL FP Giovanni Dalessandro, della UIL FPL Luigi Giorgione e della CSA Alessandro Ritucci hanno scritto una lettera aperta al Prefetto e al Sindaco di Foggia. Nei giorni scorsi il Sindacato USB – scrivono i segretari territoriali - ha comunicato alla stampa la proclamazione dello stato di agitazione del Corpo di Polizia Locale di Foggia, per presunte doglianze del personale e lanciando pesanti accuse di chissà quali “interessi di consorzio”.
L'USB NON PARLA A NOME DI TUTTI. Evidentemente - dice la lettera - il rappresentante USB, solo perché non vengono accolte le sue proposte ai tavoli di trattativa, ritiene di poter liberamente gridare al “complottismo” e insinuare dubbi sull’operato di tutti gli altri protagonisti delle stesse trattative. Già, perché nei vari incontri tra le Organizzazioni Sindacali e l’Amministrazione, dal rappresentante USB sono arrivate solo proposte urlate, male argomentate e di difficile attuazione. E quindi, dimenticando le più elementari regole della democrazia, immagina che gli si possa consentire di imporre le sue proposte. E se queste, dopo un legittimo confronto e ore di discussione, non vengono accolte, chiama a raccolta i suoi iscritti e proclama lo stato di agitazione. Millantando, peraltro, di parlare a nome di tutto il personale della Polizia Locale di Foggia. Niente di più falso, tutt’al più dei suoi iscritti!
PROPOSTE PEGGIORATIVE. E ai suoi stessi iscritti - continuano i sindacati - probabilmente, non racconta nemmeno esattamente quello che avviene realmente nelle riunioni, visto che spesso le sue proposte risultano anche peggiorative per il personale, per esempio, in fatto di turnazione, o di completa incongruenza in merito all’adesione al fondo di previdenza complementare pubblico Perseo-Sirio. Di più, quando tra le presunte doglianze ci inserisce anche il protocollo di sicurezza per la prevenzione della pandemia, il Documento di Valutazione dei Rischi, le procedure relative al ciclo della valutazione della performance dei dipendenti, non tiene conto che queste sono tutte materie di competenza esclusiva della RSU in seduta plenaria, poiché riguardano tutto il personale dell’Ente, e non solo la Polizia Locale.
LA RICHIESTA DI INCONTRO. Al Sig. Prefetto di Foggia e al Sig. Sindaco di Foggia chiediamo, anche noi, - concludono i sindacati - di essere convocati, per poter esporre, con atti concreti, gli esiti degli incontri che USB vorrebbe inficiare con pretestuose argomentazioni e volgari insinuazioni, e cercando addirittura il conflitto. Infine, d’ora in poi, vista la incapacità al confronto del rappresentante USB, chiederemo all’Amministrazione di attenersi rigorosamente al rispetto delle norme a presidio delle relazioni sindacali, rammentando che USB, fatta eccezione del componente RSU, non è abilitata alle trattative, poiché non ha nemmeno firmato il contratto nazionale, in quanto non rappresentativa.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.