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Tangenti in Comune, udienza spostata a ottobre: sul rinvio a giudizio di Landella e degli ex consiglieri si deciderà dopo l'estate

I giudici si riservano la decisione sulla questione intercettazioni

Un nuovo rinvio. Questa volta di quasi tre mesi. La decisione sul rinvio a giudizio dell'ex sindaco Franco Landella e degli ex consiglieri Antonio Capotosto, Consalvo di Pasqua, Dario Iacovangelo, Leonardo Iaccarino, Pasquale Rignanese e Lucio Ventura, accusati di corruzione nell'inchiesta sulle tangenti al Comune di Foggia insieme ad altri undici imputati, è stata spostata al prossimo 10 ottobre. Lo ha stabilito la giudice Maria Luisa Bencivenga nel corso dell'udienza tenutasi ieri - 19 luglio.

L'UDIENZA. Tutto come previsto. La seconda udienza preliminare del processo a carico dei politici foggiani è stata dedicata inizialmente alla questione relativa alla costituzione di parte civile del Comune di Foggia, messa in discussione nella scorsa udienza. L'avvocato Antonio Matarrese ha 'strappato' la decisione positiva, superando le questioni formali sollevate dalla difesa per la mancanza di firme dei componenti della commissione straordinaria. Paradossalmente, tuttavia, questo 'pasticcio' amministrativo ha causato un ulteriore differimento delle questioni preliminari a dopo l'estate. I tempi infatti si sono allungati e le difese degli imputati sono passate solo successivamente a illustrare le eccezioni relative all'utilizzabilità delle intercettazioni telefoniche e, in particolare, del trojan installato sullo smartphone di Leonardo Iaccarino. A proposito dell'ex presidente del consiglio comunale, inoltre, la procura, rappresentata dai pm Roberta Bray ed Enrico Infante, ha presentato una modifica della contestazione di reato per alcuni episodi che lo riguardano. Non più "peculato" ma “tentativo di peculato” non avendo poi il Comune effettivamente pagato le spese 'allegre' effettuate.

IL RINVIO. A quel punto, la giudice Maria Luisa Bencivenga non ha potuto far altro che rinviare ogni decisione sulle eccezioni sollevate e sulle altre questioni a una prossima udienza. Con le ferie giudiziare alle porte, la data fissata è stata spostata di quasi tre mesi: si deciderà il 10 ottobre. In quella occasione potrebbe finalmente iniziare la discussione in merito al rinvio a giudizio degli imputati. Per ora è tutto spostato a dopo l'estate.

di Michele Gramazio


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