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Tangenti in Comune, dodici rinvii a giudizio: a processo Franco Landella e la moglie, Iaccarino, Capotosto e Iacovangelo 

Con loro Paolo Tonti e altri imprenditori coinvolti in episodi di peculato

Dopo diversi slittamenti arriva la decisione ufficiale: il Giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Foggia ha sancito il rinvio a giudizio per l'ex sindaco Franco Landella e la moglie Daniela Di Donna, l'ex presidente del consiglio comunale Leonardo Iaccarino e gli ex consiglieri Antonio Capotosto e Dario Iacovangelo. Sono i principali accusati del terremoto giudiziario che travolse il Comune e portò nel maggio 2021 all'applicazione nei loro confronti di misure cautelari. In totale sono dodici i rinvii a giudizio sui diciotto indagati: a processo anche l'imprenditore Paolo Tonti, titolare dell'accordo di programma per costruzioni da effettuarsi in zona ospedale, Giuseppe Melfi e Franco Landini accusati di corruzione nonchè Giuseppe e Rosario Casparrini, Giada Pirazzini e Donatella Iaccarino, questi ultimi 'trascinati' nell'inchiesta Il Gup ha, invece, dichiarato il non luogo a procedere per gli altri ex consiglieri comunali Consalvo Di Pasqua, Lucio Ventura e Pasquale Rignanese per non aver commesso il fatto. 

IL PROCESSO. Si andrà a processo, dunque, nell'ambito dell'inchiesta legata al tentativo di concussione dell'ex sindaco del Comune di Foggia nei confronti di Luca Azzariti - per il project financing della pubblica illuminazione - e del pagamento di presunte tangenti a Palazzo di città, in particolare quella che avrebbe pagato Paolo Tonti per ottenere il rinnovo di un accordo di programma della sua società “Tonti Raffaele Coer srl”. Un ciclone giudiziario che portò prima alla caduta del sindaco e del consiglio e poi allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Foggia. La prima udienza è stata fissata per il 15 marzo del prossimo anno alle ore 9 dinanzi al tribunale collegiale. L'inchiesta principale, dunque, 'regge' il vaglio dell'udienza preliminare ma gli avvocati difensori si dicono pronti a dare battaglia nel dibattimento. (GUARDA "Finalmente a processo")

IL PROSCIOGLIMENTO. Sono stati invece prosciolti gli ex consiglieri comunali Consalvo Di Pasqua, Lucio Ventura e Pasquale Rignanese. Il dispositivo che ha stabilito il non luogo a procedere sancisce la loro innocenza 'per non aver commesso il fatto'. I tre sono stati chiamati in causa principalmente dalle dichiarazioni di Leonardo Iaccarino e, in attesa di conoscere le ragioni del proscioglimento, è probabile ipotizzare l'assenza di riscontri certi rispetto alle accuse. Nel corso del dibattimento saranno tutte da provare, dunque, le grandi accuse lanciate in sede di interrogatorio dall'ex presidente del consiglio comunale (GUARDA: "Data spartiacque")

GLI ALTRI REATI. Nell'inchiesta sono poi entrate anche le 'spese allegre' dell'ex presidente del Consiglio comunale, Leonardo Iaccarino che, in diversi esercizi commerciali della città, ha acquistato con soldi comunali svariati prodotti: dai libri di Harry Potter alle carte da canasta. Per tale motivo tra i rinviati a giudizio ci sono anche la sorella Donatella Iaccarino e Giada Pirazzini così come gli imprenditori Giuseppe e Potito Casparrini, dell'omonima ferramenta, accusati di favoreggiamento per false dichiarazioni alla polizia giudiziaria.

I PATTEGGIAMENTI. Rispetto a tali accuse, hanno scelto la via del patteggiamento, invece, la moglie di Iaccarino, Marianna Tucci e Alessandro Davide Saurino del vivaio Ricciotti. La donna è stata condannata a un anno e tre mesi di reclusione, previa riduzione per il rito mentre l'imprenditore è stato condannato a un anno di reclusione tenendo conto delle attenuanti generiche. Resta stralciata la posizione di Michele De Carlo.

di Redazione 


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