Uno faceva il palo, l'altro rubava argenteria in casa: una luce di troppo fa arrestare due persone
Intervento dei carabinieri a Manfredonia
Sono stati colti in flagranza e arrestati per concorso in furto aggravato: sono il 35enne Gianfranco Starace e il 41enne Eugenio Roberto, fermati dai Carabinieri a Manfredonia.
LA VICENDA. Nel corso di un servizio volto al contrasto proprio del fenomeno dei furti in abitazione e dei reati predatori in generale, una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile del NORM della Compagnia di Manfredonia, in via San Lorenzo, intorno alle sei del mattino, ha notato un'auto con a bordo un uomo che, alla loro vista, ha cercato di allontanarsi. Dopo aver raggiunto e bloccato Roberto, gravato da precedenti, i militari hanno deciso di controllare il vicino condominio. In particolare hanno colto un dettaglio in un appartamento: una luce che si è spenta proprio in concomitanza con il loro arrivo. Con l'ausilio dei vigili del fuoco, i carabinieri sono saliti sul balcone dell’appartamento - i cui proprietari al momento erano assenti -, e, solo dopo accurate ricerche, hanno trovato Starace nascosto in un angolo.
LA RICOSTRUZIONE. Le successive verifiche effettuate grazie al sopraggiungere di un parente dei proprietari, hanno poi consentito di ricostruire l’intera vicenda: Roberto faceva da palo per strada mentre Starace, dopo aver rotto una tapparella, era entrato nell’abitazione rovistando e mettendo già da parte nel borsone che aveva con sé diversi pezzi di argenteria. I Carabinieri infatti hanno rinvenuto gli strumenti utilizzati per l’effrazione, un piede di porco e un grosso cacciavite, assieme a un borsone nero al cui interno vi erano diversi oggetti in argento. La merce, successivamente riconosciuta dai proprietari dell’appartamento, è stata direttamente restituita ai legittimi proprietari, mentre gli attrezzi sono stati posti sotto sequestro.
AI DOMICILIARI. Al termine delle formalità i due responsabili, entrambi già pregiudicati, sono stati dichiarati in stato di arresto per concorso in furto aggravato e sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive residenze, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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