Stampa questa pagina

Truffa dello specchietto sulla SS 16, ma stavolta arrivano i Carabinieri

Da settimane le Forze dell'Ordine e le testate giornalistiche ricevevano segnalazioni da parte di cittadini che mentre percorrevano la Strada Statale 16 dichiaravano di essere stati truffati, ed in qualche caso anche minacciati da uomini che, dopo aver simulato un incidente stradale, pretendevano un immediato risarcimento del danno.

LA DINAMICA. Nel pomeriggio di ieri, dopo che un uomo aveva telefonato al 112 riferendo di essere stato bloccato da una Alfa 147, i cui passeggeri pretendevano 200 euro come risarcimento per il danneggiamento dello specchietto retrovisore, i militari della Stazione di Trinitapoli si sono recati sulla SS16 e hanno intercettato l’autovettura indicata ferma accanto ad un’altra, scorgendo da lontano tre uomini che discutevano. Alla vista dei militari, due di questi sono subito rimontati a bordo della 147 dandosi alla fuga. Ne è nato un inseguimento, durato circa 30 minuti, fino a quando i due, dopo essere usciti fuori strada ad uno svincolo della statale distruggendo l’autovettura, hanno cercato di proseguire la fuga a piedi. Immediatamente è stato avviato un rastrellamento di tutta l’area, condotto dai militari della Compagnia di Cerignola che, con il supporto un elicottero arrivato da Bari, sono riusciti a rintracciare uno dei due uomini.

L'ARRESTATO E IL COMPLICE. Condotto in caserma, il malfattore è stato identificato in Luigi Bevilacqua, classe '72, pregiudicato di Sarno (Sa), il quale è stato dichiarato in arresto. Dagli accertamenti condotti nell’immediatezza dalla Stazione di Trinitapoli, controllando tutte le foto di tutti i soggetti a cui l’arrestato si accompagnava, si è riusciti a risalire all’identità del complice, altro pregiudicato campano, della provincia di Avellino, che è così stato deferito in stato di irreperibilità. I Carabinieri stanno tuttora eseguendo accertamenti per addivenire ad ulteriori eventuali responsabilità dei due nella commissioni di reati analoghi in tutta la capitanata. L’arrestato, che su disposizione del P.M. di turno è stato rinchiuso nelle camere di sicurezza della Compagnia di Cerignola, insieme al suo complice dovrà rispondere di tentata estorsione, tentata truffa e resistenza a Pubblico Ufficiale.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload