"L'uomo verticale", il film su Foggia e i foggiani: "È il sottile limite fra criminalità e quotidianità, tra ‘funziona così’ e fatti i cazzi tuoi che campi 100 anni"
Le parole del regista, Roberto Moretto sul lungometraggio che si sta girando per le vie della città
Girare un lungometraggio è, fondamentalmente, il sogno anacronistico di ogni produttore cinematografico indipendente. Anacronistico perché il mercato attuale è esageratamente spostato sulla serialità e sullo streaming televisivo. Il sogno però, non ha prezzo, non ha vincoli, non ha limiti fisici. E quindi succede che in un agosto foggiano la JrStudio Cinema produca un film su Foggia, sui foggiani, “sul sottile limite fra criminalità e quotidianità – spiega il regista, Roberto Moretto -, sul sottile limite fra ciò che è consentito e ciò che è di comune accordo accettato, solo perché ‘funziona così’ o peggio perché se ti fai i cazzi tuoi campi cent’anni”. E allora si accende la scintilla: una squadra di imprenditori decide di lanciare un messaggio, a modo proprio, con la professionalità, con il contenuto e con il sorriso leggermente amaro.
L’UOMO VERTICALE. Il film, come detto, nasce da un'idea della JrStudio Cinema con il supporto della RM Services e il contributo del Gruppo Telesforo. L’uomo verticale – spiega Moretto - è un foggiano, non è un raro esemplare di cittadino modello, ce ne sono molti, di questi la maggior parte ha molta paura. L’uomo verticale nasce dall’urlo da un balcone subito dopo un atto mafioso, dopo una bomba, un urlo stanco, un urlo di paura, di protezione: “chiudi la tua attività, vogliamo vivere in pace” (Leggi: La guerra dei balconi).
L’uomo verticale del nostro film invece non vuole cedere al terrorismo mafioso, combatte, tituba, spesso ci ripensa, ma a tutti i costi, fino alla fine, combatte.
IL FILM E FOGGIA. Il film è una commedia, non per sminuire la tragedia che affligge il nostro territorio, ma per disegnarla in maniera quasi veritiera. La sceneggiatura è firmata da Nicola Rignanese (anche protagonista), Roberto Moretto (anche regista) e Christian di Furia, giovane autore foggiano da poco insignito di uno dei più rinomati premi per la scrittura teatrale, il Premio Hystrio Scritture di Scena 2021. “E’ una storia di finzione, dicesi fiction, una storia inedita non troppo lontana però dalla realtà odierna”. Potrà capitare, se non ancora accaduto, di incontrare la troupe in giro per la città. “Gireremo fino a metà settembre, abbiamo bisogno del sostegno di tutti i nostri concittadini, se ci incrociate per strada mentre lavoriamo, sosteneteci rendendo serene le riprese, aiutandoci a rispettare e far rispettare i silenzi e pazientando ai momenta nei blocchi stradali e pedonali”.
IL RAPPORTO CON I FOGGIANI. La location, infatti, è proprio Foggia. Non sono mancati finora episodi “sconvenienti”, ma anche la solidarietà dello stesso gruppo di lavoro, che ha destinato gli ‘avanzi’ della produzione a donne e uomini indigenti e senza dimora nella nostra città. “Abbiamo cercato di rendere onore alla nostra città, spesso agli ultimi posti della classifica ma che per noi è sempre più bella, sempre più cara. Più viene ferita e più noi ci facciamo forti per guarirla, speriamo che quest'opera sia un piccolo passo verso la consapevolezza delle nostre possibilità”.
IL CAST ARTISTICO. I protagonisti sono due
foggiani, Nicola, un
esercente di un negozio di modernariato
(interpretato da Roberto Galano
attore, regista e direttore artistico
del Teatro dei Limoni di
Foggia) e Spichisi, un criminale senza scrupoli (interpretato da Nicola Rignanese, anch’egli foggiano doc. che non
avrebbe bisogno di presentazioni, attore in numerose opere in tv, cinema e
teatro, spesso accanto all’amico di mille avventure Antonio Albanese). Fra i ruoli più importanti ci sono quelli interpretati
da Paola Capuano, Leonardo Losavio, Fabio Maggio, Armando Granato, Donato
Cusenza, Chiara Modica, Andrea Lolli, Natalia Angelini, Massimo Iannantuoni,
Piergiorgio Martena, Dino La Cecilia, Maria Giovanna Cilenti, Maggie Salice,
Renato Tartaglia, Franco Ferrante, Pierluigi Bevilacqua, Amalia Ponziano,
Giuseppe Scoditti, Enzo Marchetti, Maggie Salice, Giuseppe Rascio, Luigi De
Stefano, Lorenzo Morra e tanti altri.
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