Variante urbanistica, Fratelli d'Italia protesta: "Regalo a un privato, atto di pirateria politico-amministrativa"
Una variante urbanistica contestata. E la convinzione, da parte del centrodestra, che la maggioranza abbia fatto un "un regalo a un privato in pieno centro senza attestare l’interesse pubblico per la città e per i foggiani garantendo appena le urbanizzazioni primarie". Il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia si scaglia contro l'approvazione, nell'ultima assise, "di una mega variante urbanistica, a favore della società 'La Pineta', che senza nulla cedere al Comune, se non le consuete ed obbligatorie opere di urbanizzazione, ha ottenuto la possibilità di costruire più di settanta tra lussuosi appartamenti e locali commerciali, che sono stati fatti passare come pubblico interesse”.
LA VARIANTE. Per Fratelli d'Italia si tratta di " una grossolana beffa ai danni della città e un fatto gravissimo che traccia in maniera chiara ed inequivocabile il percorso che hanno in mente il duo Episcopo-Galasso, circa l'urbanistica a Foggia, ridotta a varianti edilizie senza criteri di vivibilità e senza alcuna programmazione di respiro. Inserire un grosso complesso edilizio nel cuore della città e trasformare un'area dove erano previsti servizi di quartiere, travolgendo standard, servizi, viabilità, congestione del traffico e vivibilità è stato un atto di pirateria politico-amministrativa".
LA CONVENZIONE. A nulla - ricostruisce il gruppo di minoranza - sono valse le argomentazioni sostenute da chiare norme giuridico-amministrative, affinchè si ritirasse l'accapo per riformularlo e per rendere, quindi, sostenibile la motivazione della “pubblica utilità”, con l'inserimento di opere che fossero di reale pubblico interesse. Tra l’altro anche la dirigente al ramo ing. Zuccarino ha confermato che la convenzione poteva essere cambiata altrimenti i consiglieri sarebbero dei meri ratificatori di decisioni prese da altri. "Si poteva rivedere la convenzione chiedendo una serie di appartamenti per l’emergenza abitativa o la costruzione di locali a destinazione pubblica o ancora lavori per il rifacimento di piazze o strade palesando davvero l’interesse pubblico e per importi che dovevano essere almeno il doppio di quelli scomputati".
GLI ORDINI SUPERIORI. Per Fratelli d'Italia "si è assistito invece a un duro e imbarazzante muro contro muro non solo ad opera
dell'assessore Galasso con deboli, generiche e inconferenti risposte, ma anche da parte del
Presidente del consiglio Azzarone, che in aperta violazione allo Statuto ed al regolamento del
Consiglio Comunale, ha ripetutamente dato la parola allo stesso assessore Galasso, anche quando
questo non la richiedeva". Per il gruppo, "a confortare la fondatezza delle nostre obiezioni, poichè qualcuno ha stranamente votato a
favore, vi era l'orientamento di gran parte dei consiglieri comunali del centrosinistra per ritirare
l'accapo, anche se poi riluttanti hanno dovuto sottomettersi ad ordini superiori”.
NO ALLE PREVARICAZIONI. " Fratelli d’Italia - concludono dal gruppo - a seguito di tutta una serie di illegittimità ed illegalità, spiegate anche nel corso del
dibattito in Aula, se del caso si rivolgerà nelle sedi opportune per denunciare prevaricazioni ed
eventuali reati amministrativi e penali. A questo giochetto non ci stiamo, siamo stati eletti per
rappresentare il popolo e non i poteri forti" .
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.