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Venerdì santo in piazza, il sindaco Merla: "Errore di sottovalutazione, ma nessuna caccia alle streghe" L'INTERVISTA

Ridimensiona e minimizza l’accaduto, ma ammette qualche responsabilità: “E’ stato commesso un errore di sottovalutazione, ma niente caccia alle streghe”. Il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla, dice la sua sull’animato Venerdì Santo in piazza. E, contattato da Foggia Città Aperta, espone la sua versione.
Sindaco, lei era in piazza ieri. Cos’è successo?
“Ho partecipato a questo evento religioso, a questa preghiera davanti al sagrato. Non doveva esserci nessuno e non c’era nessuno all’inizio, poi un po’ di gente si è radunata. Non erano migliaia, erano una sessantina di persone, arrivate in maniera composta, silenziosa e rispettosa delle distanze”.
Ma ora non c’è il timore di contagio? E, soprattutto, non ha pensato di richiamarle e allontanarle?
“Francamente credo e spero di no, che non ci sia nessun pericolo proprio perché comunque le persone erano a distanza. E’ vero, è stato commesso qualche errore di sottovalutazione dell’evento e ho pensato di allontanare le persone, ma non ho avuto neanche il tempo di decidere come agire che la celebrazione era già finita”.
E il ruolo le forze dell’ordine?
“C’erano ma ripeto, è successo tutto così velocemente. Le persone, così come sono arrivate se ne sono andate immediatamente e non c’è stato bisogno di intervenire platealmente. Certo, è mancata la forza di mandare via subito la gente scesa per pregare, ma non è il momento di una caccia alle streghe”.
È stato contattato dalle istituzioni?
“Sì, tra gli altri mi ha chiamato il prefetto che voleva sapere la ricostruzione della vicenda e anche il presidente Emiliano ha voluto parlare con me”.
Per chiudere, il procuratore Vaccaro aprirà un’inchiesta. Cosa ne pensa?
“Ognuno deve fare il suo. E’ stato solo un errore di superficialità: sona in buona fede, tutti eravamo in buona fede e sosterrò la mia tesi”.

di Michele Gramazio


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