Vertenza G&W, incontro al Ministero: "Superare la rigidità mostrata finora, ci sono i tempi per favorire la vendita"
Rivedere i tempi della procedura per favorire processi di vendita e salvaguardia produttiva ed occupazionale del territorio foggiano. Sono queste le richieste emerse durante l’incontro convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza della G&W.
IL TAVOLO. Nel corso dell’incontro – spiega una nota delle Segreterie territoriali FIM FIOM UILM – tutte le organizzazioni sindacali, le Regioni Puglia e Lombardia e lo stesso MIMIt hanno chiesto all’azienda di tornare a ragionare con tutti gli attori in campo per trovare le soluzioni che consentano di ultimare le lavorazioni e di preparare il passaggio ad altre eventuali società esercitando la responsabilità sociale d’impresa e salvaguardando l’occupazione del sito, anche attraverso il ricorso - richiesto da Istituzioni e Organizzazioni sindacali - alla cassa integrazione per cessazione, come peraltro era stato già precedentemente richiesto anche dal Ministero del Lavoro all’azienda.
GLI IMPEGNI. La Regione Puglia, anche rispetto alla dichiarazione aziendale di un mancato accordo con la committenza su rilavorazioni e penali, si è dichiarata disponibile a fissare uno specifico incontro istituzionale tra G&W, Enel e la stessa Regione Puglia per assicurarsi che si giunga in tempi brevi a un accordo. Al tempo stesso, la Regione Puglia ha dichiarato di aver avuto proprio da Enel, riscontro di piena disponibilità in tal senso.
SUPERARE LA RIGIDITÀ. Inoltre, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha chiesto all’azienda di superare la rigidità mostrata sino ad oggi e ha ribadito che vi sono tutti i termini temporali - anche a procedura scaduta - per rivedere i tempi della stessa ed agevolare un percorso di vendita del sito, che salvaguardi i lavoratori ed il sito produttivo. L’incontro è stato aggiornato a dopo l’1 maggio, con l’invito al liquidatore della società a fare tutti i passaggi con la proprietà utili a superare le posizioni di rigidità dell’azienda, che per noi sono inaccettabili.
LA VERTENZA. Per le Organizzazioni sindacali è necessario gestire la fase di transizione per la vendita ed accompagnare i lavoratori attraverso strumenti alternativi ai licenziamenti. È necessario, dunque, che Ministero, Istituzioni e parti sociali favoriscano queste soluzioni e che non si proceda immediatamente con i licenziamenti. La vertenza – concludono le organizzazioni sindacali - continua nell’interesse dei lavoratori, dell’occupazione, del territorio foggiano e per la difesa della dignità dei lavoratori G&W.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.