Vinicio Capossela, Maldestro e Bombino al Carpino Folk Festival 2017
Dal 4 al 10 agosto 15 concerti in 6 serate, non solo musica
Dal 4 al 10 agosto si terrà la XXII edizione del Carpino Folk Festival. 15 concerti in 6 serate con protagonisti Vinicio Capossela, Maldestro, Bombino, Alessandro Portelli e Canio Loguercio & Alessandro D'Alessandro.
CAPOSSELA. Vinicio Capossela sta attraversando l'Europa e l'Italia in una tournè che toccherà luoghi particolarmente significativi, come nel caso di Carpino luogo simbolo dei cantatori della musica popolare italiana dove darà vita a uno spettacolo unico da dedicare alle tradizioni musicali del Gargano e al suo maestro ispiratore Matteo Salvatore.
GLI ALTRI CANTANTI. Malestro presenterà il nuovo disco e spettacolo “I Muri di Berlino”, Canio Loguercio & Alessandro D'Alessandro (freschi di candidatura al Premio Tenco) andranno in scena con “Canti, ballate e ipocondrie d’ammore" mentre Bombino dopo essere stato in giro per l'Europa canterà le canzoni di “Azel”
PORTELLI. Non solo cantanti, nel festival spazio anche ad incontri letterari com quelle con Alessandro Portelli, Presidente del Circolo Gianni Bosio e docente all'università "La Sapienza" di Roma, considerati tra i massimi esponenti della storia orale con opere diventate ormai dei classici.
L'EDIZIONE 2017. Il Carpino Folk Festival è l'evento contenitore del Gargano che include al suo interno le arti dello spettacolo ed in particolare la musica, la danza e il teatro di matrice popolare, ma anche laboratori, convegni, tavole rotonde, workshop, presentazioni letterarie e cinema con un programma ricco di esibizioni dal vivo, originali e piene di energia che mostrano la ricchezza e la diversità musicale di un territorio unico. Il programma del festival pertanto abbraccerà diverse discipline artistiche dallo Storytelling, l'innovativo metodo di narrare con la retorica, e quindi valorizzare, il patrimonio culturale a bordo dei treni delle Ferrovie del Gargano, all'arte del teatro civile e popolare, alla musica nelle sue varianti legate alla popular music e musica tradizionale (folk e etnica) e quindi alla world music.
IL TEMA. Ogni anno il festival ha un suo tema intorno al quale la programmazione viene pensata: “memorie dal sottosuolo” è il tema del 2017 e, come il romanzo di Fëdor Dostoevskij, allude al suggestivo sprofondare nella coscienza per trovare nel buio della propria tana il desiderio non razionalizzato di una tradizione non fissa, ma bene vivo che si rinnova reinventando il proprio mondo e nel caso della musica tradizionale garganica evolvendo da rito sociale a spettacolo globale. "Dopo l'abbandono delle attività di Antonio Piccininno e la sua successiva scomparsa (avvenuta lo scorso mese di dicembre) - ricorda Luciano Castelluccia, storico direttore artistico della rassegna - tutti i portatori/depositari rinomati della tradizione musicale del Gargano sono venuti a mancare e questo ci ha inevitabilmente portato a rintanarci nel localismo per preservarla, ma la tradizione è qualcosa di vitale, dinamica, funzionale, che vuole essere di volta in volta interpretata. Per questa ragione per la tarantella del Gargano, i Cantori di Carpino e il Carpino Folk Festival, è giunto il momento di riaprirsi al mondo e puntare da protagonisti ad una maggiore spettacolarizzazione della cultura del territorio senza perdere di vista le radici e la storia e senza cedere né al folklorismo e neanche ad un nuova e diversa meta-realtà".
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