Zeman, lo striscione contro il mister "lamentoso" spacca i tifosi
Nessun applauso di approvazione, come avviene invece quando il resto dello stadio condivide. Ma neppure fischi, per disapprovare e prendere le distanze. In realtà, solo tanti sguardi sorpresi. E' stata questa la reazione dello Zaccheria quando, durante il primo tempo, è stato esposto lo striscione della Curva Nord "contro" Zeman, a 24 ore dalla conferenza stampa in cui il tecnico aveva manifestato perplessità per la gestione Canonico.
"Mister... Il passato non si dimentica ma il presente è sempre lì che si lamenta" è stato il messaggio della curva.
IL MITO. Lasciato lì, circa un minuto. Il tempo sufficiente per essere visto da tutti i presenti allo stadio. In sala stampa, nessun accenno o riferimento, ma è facile immaginare che l'allenatore boemo non si sia fatto condizionare granché dalla scritta. Discorso diverso, invece, per i tifosi rossoneri perchè, di fatto, è la prima volta che la figura del 'Mito' viene intaccata. E' la prima volta, in sostanza, che Zeman non è più la Divinità inattaccabile pubblicamente nel tempio dello Zaccheria.
LA SPACCATURA. Lo striscione esposto dalla Curva Nord, però, ha finito per "spaccare" la tifoseria. E lo dimostrano anche i numerosi commenti sulla nostra pagina social, con un orientamento, va ammesso, più zemaniano. In tanti hanno difeso, a priori, la figura dell'allenatore (a cui però, va ribadito, la Nord ha reso omaggio per la 'storia') e qualcuno ha in maniera sibillina accusato la Curva di aver preso le difese di Canonico, destinatario delle parole "lamentose" di Zeman in conferenza stampa. E chissà che nel prossimo incontro con la stampa il tecnico non voglia rispondere allo striscione...
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.