Assenteismo al Comune: gli indagati tornano in libertà, interdetti dal lavoro per un anno
E in tre risarciscono l’ente
I 13 dipendenti assenteisti del Comune di Foggia, arrestati e posti ai domiciliari con l'accusa di truffa, sono stati rimessi in libertà. La misura degli arresti domiciliari è stata sostituita con quella dell'interdizione dal lavoro per un anno. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Foggia Carmen Corvino accogliendo in parte le richieste dei legali degli indagati e sostenendo che il rischio di reiterazione del reato può essere scongiurato con la misura non detentiva dell'interdizione dal lavoro per la durata di 12 mesi (ritenuta adeguata alla gravità dei fatti).
IL RISARCIMENTO. Tre dipendenti hanno risarcito l'ente inviando un bonifico con somma pari a quella che gli stessi avrebbero illecitamente detratto alle casse comunali con il loro comportamento. I 13 indagati, tra cui un dirigente, furono arrestati dai carabinieri il 9 maggio scorso per essersi assentati dal lavoro e per avere, a turno, marcato i badge di colleghi assenti.
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