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Timbrava per la moglie che restava a casa: assenteismo al Comune, arrestato anche un dirigente

Garantivano, a turno, la presenza dei colleghi assenti timbrando al loro posto i badge marcatempo, fino anche a una decina contemporaneamente. Per questo nelle prime ore della mattinata odierna i Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 20 dipendenti del Comune di Foggia. Di questi, 13 sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e 7 alla misura interdittiva consistente nella sospensione dall’esercizio dei pubblici uffici, per il reato di truffa ai danni dello Stato.

LA VICENDA. L’indagine svolta in maniera continuativa dal febbraio all’aprile del 2015 ha permesso di verificare che presso la sede del Servizio Integrato Attività Economiche del Comune in Viale Sant’Alfonso Maria De Liguori, vi era – spiegano gli inquirenti - un sistema da tempo consolidato posto in essere dagli impiegati allo scopo di assentarsi ripetutamente dal posto di lavoro. Si è arrivato a scoprire il comportamento del personale attraverso un’attività tecnica di videoripresa consistente nella estrapolazione delle immagini inerenti gli ingressi e le uscite effettuate dai dipendenti comunali in servizio presso il plesso comunale e varie acquisizioni documentali, il tutto sostenuto e riscontrato attraverso servizi di osservazione e pedinamento dei Carabinieri impegnati nell’indagine.

LA TRUFFA. La comparazione dei dati estrapolati dai tabulati delle presenze (contabilizzate e remunerate agli indagati) registrate dal marcatempo con i dati estratti dalle telecamere installate e riscontrati in molti casi dai servizi di osservazione, ha permesso di appurare la condotta illecita degli indagati, che – evidenziano gli inquirenti - truffavano in maniera costante e continuata l’Amministrazione Comunale da cui dipendevano, attestando falsamente la presenza in ufficio, sia uscendo senza timbrare il cartellino marcatempo, sia arrivando in ritardo o uscendo in anticipo ed in alcuni casi non presentandosi proprio sul luogo di lavoro, facendo timbrare il proprio badge ai colleghi compiacenti.

IL DIRIGENTE. È in corso di accertamento il danno erariale consumato dai destinatari delle odierne misure e tra i destinatari della misura degli arresti domiciliari risulta anche l’allora dirigente del Servizio Attività Economiche del Comune di Foggia, Antonio Stanchi, attualmente Dirigente del Servizio Informatico, Telefonico e Innovazione Tecnologica, ritenuto responsabile di aver, in più occasioni, timbrato il badge della moglie non presente a lavoro. In particolare – è l’accusa -, solitamente, l’indagato timbrava in entrata il cartellino marcatempo della moglie per poi andare a prenderla a casa e portarla in ufficio. In alcune occasioni, la moglie non si presentava proprio in ufficio e lo Stanchi le timbrava il badge in entrata e in uscita.

I DIPENDENTI. Questo l’elenco degli impiegati sottoposti alle misure cautelari degli arresti domiciliari: Raffaele Abbatescianni (classe ’54), Aldo Ciavarella (’52), Giuseppe Ciociola (’56), Filippo Di Franco (’66), Alessandra Grosso (’83), Giancarlo Mitoli (’50), Luigi Rita Nigri (’53), Nicola Orlando (’61), Matteo Palmieri (’64), Raffaele Palumbo (’51), Giovanni Signoriello (’56), Antonio Stanchi (’51) e Antonio Viriglio (’63). Altri sette impiegati stati sottoposti alla misura cautelare personale interdittiva consistente nella sospensione dall’esercizio dei pubblici uffici.

di Redazione 


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