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ELEZIONI COMUNALI/ A Carapelle la lista del sindaco Ricci pronta a rinunciare agli stipendi per fini sociali

In principio era il Movimento Cinque Stelle che del taglio di parte degli stipendi e delle indennità dei politici ne ha fatto un cavallo di battaglia vincente tanto da giungere alla guida del governo. C'è però chi va oltre. Succede in provincia di Foggia, e per l'esattezza a Carapelle, in occasione delle elezioni comunali in programma domenica 10 giugno (Leggi: Elezioni in 10 Comuni della Capitanata).

RINUNCIA TOTALE. La lista “Carapelle futura” che sostiene il candidato sindaco Antonio Ricci, infatti, ha messo nero su bianco, tra i punti del proprio programma, quello della rinuncia totale alle indennità di sindaco e consiglieri. Ma non solo. I candidati hanno calcolato al centesimo l'importo del risparmio possibile nei cinque anni di legislatura: 450mila euro che, in caso di elezione, sarà destinato ad azioni sociali per migliorare la vita della cittadina ofantina. I calcoli sono presto fatti. Per l'indennità del sindaco (2500 euro al mese) il risparmio sarebbe di 150mila euro, 75mila per quella del vicesindaco. Altri 200 mila deriverebbero dalla mancata corresponsione di compensi agli assessori, infine altri 25mila rappresenterebbero il risparmio per consiglieri e indennità di fine rapporto.

IL MOTIVO DELLA SCELTA. Intercettata al termine del comizio tenutosi in città lo scorso martedì, ha spiegato i motivi della decisione Cristiana Staffieri, una delle candidate della lista "Carapelle futura": “Carapelle ha bisogno di recuperare il valore della solidarietà. La rinuncia ai compensi ci consente di affermare con certezza che potremo realizzare tutto quanto abbiamo riportato nel programma, in particolare nel campo del sociale ma anche tutti gli interventi per il recupero dell'ambiente e del decoro urbano, la trasparenza e per gli investimenti in infrastrutture e sidurezza”. Nessuna esitazione anche sulle priorità: “Sono una mamma e penso al sostegno delle famiglie: ecco perchè come primo provvedimento mi impegnerò all'istituzione della mensa scolastica”.

di Michele Gramazio


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